Il senatore statunitense Al Franken ha recentemente posto l’attenzione sullo scanner di impronte digitali installato a bordo del Samsung Galaxy S5. In particolare, il senatore Franken reputa questo particolare sensore non sicuro, per cui tutti i dati (e soldi) degli utenti sono esposti a gravi rischi.

In effetti il senatore Franken non ha tutti i torti, in quanto abbiamo già potuto costatare che il controllo delle impronte digitali sul Galaxy S5 può essere aggirato. Questo è un fatto estremamente grave soprattutto dal momento in cui molti sviluppatori e società sviluppatrici di software stanno realizzando nuove app con accesso tramite il riconoscimento delle impronte digitali; prima tra queste, PayPal. L’applicazione dedicata sviluppata per il Galaxy S5 permette infatti di accedere al proprio conto e di effettuare pagamenti senza inserire neanche una password. Se poi viene a galla che questo sensore è “hackerabile“, allora ci si può facilmente rendere conto quale rischio corrano gli utenti possessori di questo dispositivo. È pur vero, però, che in alternativa è possibile anche inserire una password di sblocco nel caso in cui si verificassero problemi nel riconoscimento delle impronte, ma il senatore Franken afferma che si tratta pur sempre di qualcosa di opzionale e non di obbligatorio.

Il senatore americano continua il suo discorso affermando che il riconoscimento delle impronte digitali è ancor meno sicuro delle password a cui siamo abituati, in quanto le password possono essere cambiate periodicamente mentre le impronte restano le stesse, a vita. Insomma, il senatore Franken non è affatto convinto di questo sensore aggirabile installato da Samsung sul Galaxy S5, e per questo ha chiesto all’azienda chiarimenti in merito alla sua sicurezza, chiarimenti che ad oggi non sono ancora arrivati.

Staremo a vedere se questa vicenda si ripercuoterà anche in altri Paesi ed avrà implicazioni al di fuori degli Stati Uniti.

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