L’ufficio brevetti e marchi registrati degli Stati Uniti (USPTO) nella giornata di ieri ha invalidato il brevetto 7,844,915 (in breve ‘915) di Apple, cioè quello che ha avuto garantito per il noto – già prima degli iPhone – metodo pinch-to-zoom per scalare i contenuti di una pagina. Il motivo? L’agenzia dei brevetti ha ritenuto che fossero ben 5 le prior art, cioè gli esempi precedenti, sulla stessa materia.

Dunque, cosa cambierà d’ora in poi, nel sempre più immenso scenario dei brevetti del mondo hi-tech? C’è da dire che Apple finora non ha mai ricevuto un centesimo in royalty per questo brevetto, ma li avrebbe forse avuti in quanto è stato uno dei più importanti alla base della vittoria dello scorso agosto contro Samsung nel distretto di San José, California. La giuria aveva trovato che ben 21 dei 24 dispositivi presi in esame violassero il brevetto in questione, e che la violazione fosse “volontaria” (implicando in seconda sede il triplicamento dei danni assegnati).

In base a questo verdetto, molti commentatori avevano espresso apprensione sulla nuova possibilità che Apple monopolizzasse un meccanismo così affermato come il pinch-to-zoom. Fortunatamente queste preoccupazioni ora sembrano perdere fondamento, anche se Apple potrebbe ancora appellarsi alla decisione. Nel frattempo, però, Samsung ha già richiesto una revisione dei danni assegnati ad Apple nel processo d’assise di San José.

In tutta questa vicenda, sono sicuro che molti lettori saranno stati convinti che il brevetto ‘915 avesse diverse prior art (o perfino che fosse un’assurdità brevettare un gesto delle dita ed il banale algoritmo che lo gestisce). Tutto questo, in effetti, avrebbe potuto non aver mai luogo se la giuria avesse svolto il suo compito di esaminare attentamente la validità dei brevetti di Apple prima di assegnare i relativi danni. Invece non l’ha fatto e li ha ritenuti tutti aprioristicamente validi, in base al “consiglio” del capo della giuria Velvin Hogan che ha ritenuto che quelle presentate da Samsung non fossero prior art perché il software di Apple non poteva girare sui dispositivi portati all’attenzione. Non c’è bisogno di sottolineare quanto ciò sia un’assurdità.

In ogni caso, nella causa di Apple contro Samsung sono ancora in gioco altri 6 brevetti, e non è dato sapere quanti di questi verranno in futuro ritenuti non validi in base ad un riesame dell’USPTO. Il giudice Lucy Koh potrebbe ora indire un processo parallelo per il ricalcolo dei danni della sentenza in agosto.

[via Groklaw]