Recensione Huawei P30 Pro – Huawei non si è fatta mancare nulla con il suo ultimo top di gamma, Huawei P30 Pro è un concentrato di tecnologia con alcune novità sorprendenti e una invidiabile consistenza in tutti i comparti.
Ci sono elementi della tradizione per la linea “P” e forti richiami al recente Mate 20 Pro, il tutto unito in un corpo in alluminio e vetro, con un pacchetto fotografico che promette scatti incredibili.

Nella recensione di Huawei P30 Pro vi diciamo tutto ciò che dovete sapere, compresi i piccoli compromessi che come sempre fanno parte del gioco.

Video recensione di Huawei P30 Pro

Confezione e ricarica

Assieme a Huawei P30 Pro troverete un alimentatore da 40 Watt che porterà al 100% la batteria in poco più di 1 ora (70% in 30 minuti), un cavetto USB-TypeC per la ricarica e il collegamento al PC, una cover trasparente in silicone e un paio di auricolari con connettore Type-C di qualità discreta.
Segnaliamo che Huawei P30 Pro si può caricare anche via wireless con una potenza di 15 watt, dispone inoltre della possibilità di ricarica inversa, che si attiva posizionando sulla back cover un device compatibile (smartphone, cuffiette ecc…)

Hardware & Connettività

La scheda tecnica di Huawei P30 Pro non ci svela particolari novità rispetto al precedente Huawei Mate 20 Pro, dal quale eredita la maggior parte dei componenti.
A cambiare sono però le periferiche come vederemo nel prosieguo di questa recensione.

Il processore è un HiSilicon Kirin 980, realizzato a 7 nm e capace di spingersi fino a 2,6 GHz di frequenza, la GPU è una Mali G76 ed è sostenuta da ben 8 GB di RAM LPDDR4X.
La memoria interna è prevista nei due tagli da 128 e 256 GB, sempre espandibili tramite nanoSD (un formato proprietario di Huawei).

La dotazione di sensori prevede accelerometro, giroscopio, magnetometro,  non mancano i classici sensori di luminosità e prossimità, infine nella parte alta della scocca trova posto una porta IR, purtroppo non è presente il barometro.
La connettività prevede lo scambio dati LTE di Cat. 21, WiFi ac, Bluetooth 5.0, GPS a doppia frequenza.

Attraverso la porta Type-C 3.1 è possibile collegare uno schermo e sfruttare l’ambiente desktop (EMUI Desktop), da segnalare inoltre che sotto il display è installato un sensore ottico per le impronte digitali.
A proposito dello sblocco con riconoscimento dell’impronta possiamo dire buone cose, è veloce e difficilmente si sbaglia il posizionamento del dito a causa della collocazione insolitamente ribassata e facile da memorizzare.
Rimangono comunque i soliti problemi dei lettori ottici di impronte, belli e avanzati, persino modaioli, ma memo pratici e immediati rispetto ad un onesto lettore fisico o allo sblocco con riconoscimento del volto in 3D.

Parte telefonica e connettività

Huawei P30 Pro si è dimostrato piuttosto affidabile sul comparto telefonico e di connettività, prende bene, si comporta in modo lineare (anche per quanto riguarda l’autonomia) utilizzandolo in configurazione dual sim e non ha mai mostrato intoppi nel fix GPS o nei collegamenti Bluetooth.
Nessun problema riscontrato con Android Auto, che Huawei abbia veramente trovato il modo di risolvere quel problema?

Prestazioni

In una parola le prestazioni sono solide, senza tanti fronzoli Huawei ha reso P30 Pro una macchina sempre reattiva e scattante, capace di seguire l’utente nei compiti più complessi e senza mai dare segni di surriscaldamento o drain eccessivo della batteria.
In altre parole Huawei P30 Pro funziona in modo fluido e durante il nostro periodo di test non ha mai mostrato indecisioni o rallentamenti, anche in lunghe sessioni di gaming.

Ergonomia, Design & Materiali

Huawei P30 Pro è uno smartphone di dimensioni generose, più grande del precedente modello e anche dell’ultimo Mate, 158 x 73.4 x 8.4 mm per 192 grammi di peso.
L’ergonomia è buona grazie al trattamento antiscivolo con cui sono stati trattati i bordi, tuttavia gli ingombri sono un fatto importante e da considerare prima dell’acquisto, magari toccando con mano il device in un negozio.

La parte posteriore è in vetro, il telaio in alluminio, appare solido e ben costruito, con una cura eccellente dei piccoli particolari e dell’ assemblaggio, è anche resistente all’acqua con certificazione IP68.
Il design ricorda quello di Huawei Mate 20 Pro (recensione), con bordi curvati sui lati lunghi su entrambe le facce, curiosamente invece i lati corti hanno un bordo completamente piatto nella parte più esterna.

Frontalmente in alto c’è un piccolo notch a goccia, che contiene esclusivamente la fotocamera anteriore.
I sensori di luminosità e prossimità sono stati collocati sotto il display, mentre il LED di notifica e la capsula auricolare sono stati eliminati.

Display, Audio & Multimedia

Il display è un’unità OLED da 6,47 pollici con rapporto di forma di 19,5:9 e risoluzione FullHD+. C’è stato un po’ di disappunto per la risoluzione relativamente bassa di questo device, in realtà vedremo come l’escamotage si riveli prezioso in termini di autonomia.
Lo schermo è di ottima qualità, luminosissimo e ben leggibile anche sotto la luce diretta del sole.
I colori sono ben riprodotti, brillanti ma non esageratamente saturi, inoltre nelle impostazioni potrete scegliere tra due diversi profili colore, per una gestione cromatica naturale o più intensa.

L’audio è mono ed è emesso dall’altoparlante inferiore, potente e abbastanza profondo, seppur non paragonabile a device con doppia uscita stereo.
Questa caratteristica deriva dall’adozione di un particolare sistema per l’emissione del suono in chiamata, che fa a meno della capsula auricolare, affidandosi alla propagazione tramite vibrazione del display.
Il vantaggio è duplice: da un lato migliorerà la privacy perché solo appoggiando l’orecchio al telefono potrete udire il suono, dall’altro il vantaggio è estetico, perché il design anteriore è pulitissimo, senza fori o interruzioni dovute alla presenza della griglia di emissione della capsula auricolare.

La sfera multimediale non è il massimo, pesa la mancanza di una porta per il jack audio e di un sistema stereo per l’emissione da altoparlante.
L’esperienza d’uso è altresì limitata da un Bluetooth 5.0 che non è fruttato completamente per le sue potenzialità, ad esempio per la riproduzione simultanea su più dispositivi.

Fotocamera

Huawei P30 Pro fa del comparto fotografico la suo vero valore aggiunto e si pone senza difficoltà al vertice di ciò che offre il mercato in fatto di fotografia.
Posteriormente troviamo ben 4 sensori, quello principale è chiamato Huawei Super Sensor, ha una risoluzione di ben 40 MP ed è associato ad un’ottica stabilizzata da 27 mm e apertura F/1.8.
La particolarità di questo sensore è quella di avere un sistema di recettori RYB anziché RGB con fotodiodi sensibili al giallo, questo accorgimento permette di ottenere un segnale più lineare e in ultima conseguenza di potersi spingere a livelli elevatissimi di iso senza incorrere in un grosso decadimento dell’immagine.

Il secondo sensore è da 20 MP, sotteso ad un’ottica ultra grandangolare da 16 mm F/2.2 con AF, troviamo poi un terzo sensore da 8 MP abbinato ad un teleobiettivo con ingrandimento 5X, con stabilizzazione sul sensore e disposizione delle lenti a periscopio, l’apertura dell’obiettivo è F/3.4.
Infine troviamo un sensore TOF per il calcolo della profondità di campo e per future applicazioni di realtà aumentata e imaging 3D.

Frontalmente Huawei P30 Pro dispone di una singola fotocamera da 32 MP F/2.0 a fuoco fisso.

Al di là dei numeri la parola d’ordine per questo device è versatilità, in ogni condizione di scatto avrete sempre a disposizione l’ottica che fa per voi e una marea di impostazioni software per soddisfare esattamente le vostre aspettative.
La qualità degli scatti è ottima, con tutti i sensori riuscirete ad ottenere belle immagini e in notturna vi tornerà utile la modalità dedicata che si conferma un vero asso.

Il sensore a 40 MP ha evidenziato un cromaticità imperfetta, spesso le foto hanno una componente viola/magenta preponderante, altre volte invece mancano un po’ di saturazione. In realtà da un’analisi più attenta si evince come sia esclusivamente il software ad aver bisogno di un po’ di affinamento, si nota infatti poca linearità e prevedibilità nel comportamento del device.

Per questo motivo non è sempre facile utilizzare P30 Pro sfruttandone tutte le capacità, ci siamo trovati a dover disabilitare i controlli di riconoscimento sulla scena per evitare effetti irreali, è anche complicato stabilire con sicurezza quale modalità di scatto utilizzare (e ce ne sono in quantità) per riuscire ad ottenere il miglior risultato.
Ci aspettiamo che Huawei metta una pezza a questa situazione, d’altra parte i predecessori Mate 20 Pro e P20 Pro, non avevano problemi di questo tipo, bisogna solo avere un po’ di pazienza.

I ritratti possono sfruttare il sensore TOF per il rilevamento della profondità di campo e un migliore scontorno per l’effetto bokeh. Sul secondo punto il lavoro è impeccabile, mentre c’è da migliorare la credibilità dello sfocato, che risulta poco graduale e troppo pesante.

Nei video Huawei P30 Pro si comporta bene, potrete girare in FullHD a 60 fps con stabilizzazione ottica + digitale, oppure in 4K a 30 fps. Anche durante la registrazione potrete muovervi tra le fotocamere senza interruzione del video, abbiamo notato però che la stabilizzazione ottica viene disattivata sul teleobiettivo.
Sono però i selfie ad essere migliorati tantissimo in questa generazione di “P”, la fotocamera da 32 MP lavora alla grande e riusciamo ad ottenere finalmente dei bellissimi autoscatti.

Batteria & Autonomia

Uno dei punti forti di Huawei P30 Pro è senza dubbio l’autonomia, grazie alla batteria da 4200 mAh riesce a rimanere attivo per due giorni pieni in utilizzo moderato, valori che coprono comunque una giornata abbondante di utilizzo molto intenso.

Siamo riusciti a coprire circa 7 ore di display attivo senza grossa fatica e senza rinunciare a features anche secondarie del device.

Software

Nessuna sorpresa per il software di Huawei P30 Pro, si tratta essenzialmente della solita EMUI, con i suoi pregi e i suoi difetti, tante funzioni e una serie importante di ottimizzazioni sotto il cofano che consento ai dispositivi di rimanere efficienti nel tempo, consumare poca energia e garantire buone prestazioni.

L’estetica andrebbe svecchiata, questa è la critica che si sente fare generalmente verso questo software, aggiungiamo noi che mancano un po’ di rifiniture secondarie ma di impatto su elementi come i suoni, animazioni e una maggiore coerenza tra i vari elementi della UX.

Le app preinstallate non sono moltissime ma efficaci per rendere il telefono pronto all’uso fin dal primo avvio.
Ci piacciono sempre alcune possibilità avanzate come Phone Clone, che permette di passare velocemente e senza sforzo tra uno smartphone Android e il P30 Pro o viceversa con un backup completo, Spazio Privato che consente di far coesistere profilo lavorativo e privato sullo stesso smartphone, e l’ambiente EMUI Desktop che si attiva collegando Huawei P30 Pro ad uno schermo via HDMI o via wireless.

Globalmente la EMUI 9.1 funziona molto bene e offre tante comode possibilità all’utente, rimane tuttavia un passo indietro rispetto ad altri competitor, Samsung con la One UI su tutti, soprattutto per quanto riguarda la piacevolezza d’uso e l’immediatezza.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Huawei P30 Pro, proposto a 999 Euro di listino (fino al 7 aprile vi regalo il Sonos One se registrate l’acquisto).

Un fantastico prodotto, pensato per andare incontro all’utente nelle esigenze più importanti come l’autonomia e il comparto fotografico, bello, costruito bene e con la giusta dose di innovazione tecnologica.

I suoi difetti escono fuori solo mettendolo a confronto con i due principali avversari Samsung Galaxy S10 Plus e il cugino Huawei Mate 20 Pro, che per alcuni aspetti hanno qualcosa in più da offrire, pur senza riuscire ad impensierire P30 Pro nei suoi diamanti: fotocamera e autonomia, sarà una rivalità intensa.

Altre offerte

Pagella

9.7
Display
7.0
Ergonomia
9.6
Hardware
9.0
Software
9.6
Batteria
9.9
Fotocamera
7.8
Qualità/prezzo
10
Materiali
7.6
Audio
9.5
Esperienza Utente
9.3