Recensione Roborock S5 Max – Roborock è una delle firme più importanti nel settore degli aspirapolvere robot, grazie all’appoggio di Xiaomi, per la quale ha realizzato numerosi modelli.
L’ultimo nato del produttore cinese è a tutti gli effetti la nuova ammiraglia e promette faville grazie a un nuovo algoritmo ancora più intelligente in grado di imparare a riconoscere la casa, studiare il percorso migliore e ottimizzarlo. Lo abbiamo provato per qualche settimana al fine di capire se effettivamente le prestazioni sono al top e quali sono i miglioramenti rispetto alle versioni precedenti.
Design & Materiali
Dal punto di vista del design Roborock S5 Max non presenta particolari differenze rispetto ai modelli precedenti della serie. È disponibile, ovviamente allo stesso prezzo, sia nella colorazione bianca che in quella nera, per soddisfare le esigenze e i gusti di ognuno.
Per i materiali Roborock si affidata a solida plastica, niente vetro o materiali simili, forse più belli da vedere ma meno pratici e più soggetti a danneggiamenti. Nella parte frontale troviamo il classico bumper per evitare gli urti contro i mobili, le porte o le pareti, anche se il sensore laser consente di rallentare in prossimità degli ostacoli.
La torretta che alloggia il laser è posizionata in posizione leggermente decentrata, verso la parte anteriore del dispositivo, per lasciare posto allo sportello in plastica lucida che consente di accedere al cassetto di raccolta della polvere. Sempre sotto allo sportello troviamo i LED che indicano lo stato di collegamento alla rete WiFi di casa e il piccolo strumento per pulire il filtro in maniera semplice (anche se è possibile lavarlo sotto l’acqua corrente per un risultato migliore.
Particolare invece la piccola spazzola rotante laterale, realizzata in gomma invece che con le classiche setole in plastica. A differenza di altri robot, che con una sola spazzola “sparano” le briciole nelle zone già pulite, la soluzione in gomma evita questo inconveniente decisamente fastidioso.
La spazzola rotante inferiore è realizzata anch’essa in gomma, per ridurre l’aggrovigliamento di peli e capelli, con un inserto in setole per migliorare la pulizia. è molto semplice rimuovere la spazzola per la pulizia periodica e anche in questo caso è possibile risciacquarla con acqua corrente per ottenere un ottimo risultato.
Funzionalità e Software
Come la maggior parte dei robot aspirapolvere di fascia media e alta, anche Roborock S5 Max offre la possibilità di installare un serbatoio dell’acqua con un panno in microfibra. Come accade per tutte le offerte similari attualmente in commercio, non si tratta di un sistema di lavaggio, quanto piuttosto di un aiuto al meccanismo di aspirazione per raccogliere le particelle più piccole.
Ovviamente il panno è in grado di rimuovere macchie fresche, magari di liquido secco sul quale si è depositata della polvere, ma per le macchie più ostinate dovrete ricorrere al tradizionale mocio. È comunque possibile, attraverso il software, regolare la quantità di acqua utilizzata, per evitare di danneggiare pavimenti delicati.
È proprio con il software che Roborock S5 Max esprime le sue massime potenzialità, nonostante sia possibile utilizzarlo anche senza una connessione. È infatti sufficiente premere il pulsante di alimentazione per avviare la pulizia intelligente, che sfrutta il sistema di navigazione laser e ottimizzato da un algoritmo decisamente migliorato.
Premendo il pulsante con il simbolo della casa è possibile far tornare il robot alla base di ricarica, operazione che viene eseguita autonomamente nel caso la batteria scenda al 20%. In questo caso Roborock tornerà a caricarsi e, una volta raggiunto l’80%, tornerà a pulire da dove si era interrotto.
Veniamo però alla parte più “divertente”, quella dove Roborock S5 Max esprime il meglio di sé. Se non avete alcun prodotto intelligente Xiaomi (sensori di movimento, interruttori, sensori per le porte), allora potete installare l’applicazione ufficiale Roborock per gestire il robot dallo smartphone. Se però avete prodotti dell’ecosistema Xiaomi allora vi consigliamo di configurarlo e controllarlo tramite Xiaomi Home, vista la grande quantità di possibilità che si apriranno.
Potrete infatti legare l’avvio della pulizia alla pressione di un pulsante, alla chiusura della porta di casa in un determinato orario, ed effettuare operazioni al termine della pulizia, come l’accensione di una luce o l’invio di una notifica.
Le funzioni strettamente legate al robot sono invece le stesse sia per Xiaomi Home che per Roborock. Gli screenshot che vi mostriamo provengono dall’app Xiaomi Home che abbiamo utilizzato per una serie di automatismi. Una volta completato l’abbinamento iniziale (è sufficiente accendere il robot e premere per alcuni secondi i due tasti) potrete far partire la prima pulizia. Non preoccupatevi se il robot esegue dei percorsi strani o lascia in sospeso alcune aree della casa per poi tornarci in un secondo momento.
Roborock S5 Max sta infatti imparando a riconoscere la casa, e nel tempo questa abilità sarà sempre più marcata, man mano che conoscerà ogni singolo dettaglio. Nel nostro caso la prima pulizia ha richiesto 76 minuti per pulire un’area utile di 78 metri quadri (dato che non tiene ovviamente conto di mobili sotto ai quali il robot non passa e il retro delle porte aperte, ma nei giorni successivi tale dato è sceso fino a 65 minuti, migliorando gradualmente di 1-2 minuti al giorno.
Una volta completata la prima pulizia viene creata la mappa della vostra abitazione che potrete modificare a piacere per rispecchiare la corretta disposizione delle stanze. Va detto che a differenza di altri modelli, il riconoscimento è molto preciso e sono necessari solo piccoli aggiustamenti.
A questo punto avviene la “magia” del nuovo algoritmo, che decide il modo migliore di pulire ogni stanza. Normalmente i robot aspirapolvere scelgono una direzione di movimento e la seguono in maniera diligente per tutta l’abitazione. Questo significa che in un corridoio lungo e stretto il movimento potrebbe rivelarsi poco efficace, con il robot che perde più tempo a girarsi che a pulire.
Il nuovo algoritmo di Roborock S5 Max invece valuta la direzione più appropriata per ogni stanza e applica quella migliore al fine di ridurre i tempi e ottimizzare i percorsi. Per migliorare ulteriormente le prestazioni è possibile suddividere alcune stanze, ad esempio un corridoio, specialmente quelle con forma a L o a U. Creando due o più zone separate siete certi che ogni area viene coperta in modo ottimale e rapido.
Ovviamente se i tempi non sono un problema potete controllare semplicemente che le stanze siano riconosciute correttamente ed evitare ulteriori modifiche. Grazie alla divisione delle stanze potrete pianificare al meglio la pulizia, creando varie schedulazioni grazie alla comoda funzione.
È inoltre possibile scegliere la potenza di aspirazione per ogni stanza (tenete presente che abilitando l’apposita funzione la potenza viene incrementata automaticamente sui tappeti) e, se è installato il serbatoio dell’acqua, anche il livello di acqua da utilizzare, fino alla possibilità di non utilizzare assolutamente l’acqua.
Tra le altre opzioni troviamo la modalità Non Disturbare, per evitare di avviare anche in maniera accidentale il robot in determinate fasce orarie, lo storico delle pulizie effettuate, con una visualizzazione del percorso seguito per ogni stanza, la possibilità di scegliere la lingua del robot (incluso l’italiano), scegliere le aree cui forzare una pulizia profonda o viceversa quelle che vanno tassativamente evitate.
In quest’ultimo caso è possibile tracciare una parete invisibile, una zona rettangolare con divieto di accesso o una con divieto di lavaggio. Potete avere più zone, anche di tipologie diverse, ricordando di non posizionarle troppo vicine alla base di ricarica, per evitare che il robot non riesca più a farvi ritorno.
Per finire è possibile far andare il robot in un punto specifico per una pulizia mirata estemporanea o controllarlo manualmente con un joystick virtuale, anche in questo caso per pulire una determinata area della vostra abitazione.
Buono l livello di pulizia con il panno in microfibra, peccato solo che attornio ai bordi delle stanze rimanga una zona non lavata di alcuni centimetri, vista la particolare conformazione del panno. In ogni caso ricordiamo che tale sistema non può sostituire completamente il classico mocio, che rimane sempre la soluzione migliore.
Peccato solo che non sia possibile stabilire in quale ordine pulire le stanze di casa, anche a costo di andare contro alla logica dell’algoritmo. Se siete in casa potrebbe tornare utile decidere quali stanze pulire per continuare a svolgere le vostre attività senza dover programmare la pulizia in determinati orari. Si tratta comunque di una piccola mancanza che non va certo a sminuire le ottime potenzialità di questo prodotto. Essendo sul mercato solo da pochi mesi, è probabile che Roborock continui a sviluppare il software aggiungendo nel tempo ulteriori funzionalità.
Prestazioni e Autonomia
Ineccepibile il livello di pulizia, grazie ad alcuni accorgimenti che vi abbiamo già segnalato, come la spazzola laterale e quella inferiore in gomma, che riescono a catturare molto bene lo sporco senza che quest’ultimo rimanga attaccato. Molto buona la capacità di adattarsi a ostacoli imprevisti, come persone che si muovono, così come quella di riconoscere in maniera precisa le zone irraggiungibili.
Nei nostri test non abbiamo mai rilevato nessun inceppamento, il robot non si è mai incastrato sotto a nessun mobile, cosa che in altri casi è successa ripetutamente. Anche eventuali fili per terra non lo preoccupano in maniera significativa e il sistema laser consente di rallentare adeguatamente di fronte a ogni ostacolo, anche i più piccoli. Niente pericolo dunque per mobili e serramenti, che non saranno in alcun modo danneggiati o graffiati.
Decisamente ottima l’autonomia: quella dichiarata è di 200 metri quadri e nella pulizia della nostra abitazione (78 mq utili) non siamo mai scesi al di sotto del 60% di batteria residua al termine della pulizia, per cui il dato è assolutamente affidabile. Se anche dovete pulire una superficie più grande, nessun problema: quando l’autonomia arriva al 20%, Roborock S5 Max torna alla base di ricarica e, una volta raggiunto l’80%, riprende la pulizia esattamente da dove l’aveva interrotta.
In conclusione
Roborock S5 Max è davvero un robot aspirapolvere di fascia altissima, nonostante il prezzo di vendita non sia assolutamente proibitivo ed è probabile che resterà a lungo il modello di riferimento per questo mercato. Sicuramente ci sono alcuni piccoli dettagli da sistemare ma già così è da acquistare a occhi chiusi, soprattutto se avete altri dispositivi domotici di Xiaomi con i quali si integra alla perfezione.
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