Il mercato dei dispositivi indossabili, in particolare quello delle smartband, sta lentamente prendendo quota dopo un avvio molto lento. Le proposte sul mercato sono molto numerose e abbiamo deciso di selezionare le smartband più interessanti per valutarne la precisione e l’affidabilità nell’utilizzo di tutto i giorni.

Nei nostri test abbiamo così verificato l’autonomia, l’ergonomia, la facilità d’uso, la precisione del contapassi, del rilevatore di battito cardiaco (dove presente), e del sistema di misurazione e analisi del sonno. Per ognuna delle cinque smartband analizzate proporremo un riepilogo dei dati raccolti, una valutazione delle discrepanze rispetto ai dati reali e un giudizio complessivo, per aiutarvi a scegliere quella che più fa al caso vostro.

Non mancheremo ovviamente di parlare delle companion app, da installare sugli smartphone per importare i dati. Scopriremo quali funzioni offrono e se permettono l’integrazione con servizi di terze parti, per analisi più approfondite delle proprie prestazioni.

Zeblaze PLUG C

La prima smartband che vi proponiamo è Zeblaze PLUG C, proposta economica del produttore cinese che parte con delle buone premesse, come lo schermo transflective a colori. Si tratta della soluzione migliore per chi utilizza questa smartband per monitorare attività all’aria aperta, anche se il sistema di controllo non lo rende propriamente immediato, specialmente per chi corre.

Specifiche tecniche di Zeblaze Plug C

Pur avendo una superficie frontale decisamente elevata, 33 x 12 millimetri, lo schermo ha dimensioni più ridotte, 20 x 10 millimetri e risulta leggermente rientrato rispetto alla protezione in plastica, cosa che crea delle piccole zone d’ombra. La risoluzione dello schermo è di 72 x 144 pixel, non elevata ma sufficiente comunque per leggere chiaramente le informazioni visualizzate.

Sono presenti un accelerometro, un sensore di prossimità e un monitor di battito cardiaco, e i controlli avvengono senza alcun pulsante fisico. È infatti necessario toccare l’area davanti allo schermo per interagire con la smartband. Una pressione prolungata la risveglia dallo standby e conferma le selezioni dei menu, mentre una pressione leggera scorre tra le varie voci.

È proprio questo metodo a rendere difficile l’interazione con la smartband mentre si corre, visto che è necessaria una pressione di almeno due secondi per riattivare lo schermo e poter scorrere tra le varie sezioni. È comunque possibile visualizzare i passi percorsi e la frequenza cardiaca sul display anche se manca completamente la possibilità di registrare un’attività fisica.

È possibile visualizzare le notifiche provenienti dallo smartphone, pur se in maniera decisamente limitata. È infatti possibile conoscere quale app ha generato la notifica e visualizzare i primi caratteri del messaggio ricevuto. La companion app, disponibile gratuitamente sul Play Store, permette di inoltrare le notifiche provenienti da alcune applicazioni tra cui gli SMS, WhatsApp, Facebook e alcune chat cinesi.

La batteria da 90 mAh garantisce sulla carta una settimana di autonomia e la ricarica avviene attraverso il connettore USB integrato nella smartband, che può essere rivelato staccando il cinturino.

Misurazioni effettuate

Per verificare la bontà delle smartband analizzate in questa serie di recensioni abbiamo effettuato una serie di misurazioni nell’arco di circa un mese di utilizzo. Abbiamo verificato l’effettiva autonomia, la precisione del misuratore di battito cardiaco, dove presente, la misurazione del sonno, il conteggio dei passi quotidiani e il conteggio dei passi durante una passeggiata con distante comprese tra 4 e 8 Km.

I risultati sono visibili nella tabella sottostante e ad ogni recensione saranno integrati con i dati delle altre smartband, per avere un immediato riscontro con le prestazioni dei concorrenti. L’autonomia si è rivelata superiore al previsto e con una carica siamo riusciti a raggiungere senza problemi i 12 giorni di autonomia. Il tempo di ricarica si attesta sulle due ore scarse.

La misurazione del sonno è risultata sufficientemente attendibile, anche se in alcuni casi ci sono stati risultati completamente sballati, decisamente diversi dal sonno reale. Nell’utilizzo quotidiano abbiamo notato una tendenza a sovrastimare i passi percorsi risultando in effetti una delle meno precise. Nel corso di un’attività continuativa, come una passeggiata o una breve corsa, la misurazione diventa decisamente migliore, anche se in questo caso abbiamo notato una leggera tendenza a sottostimare il numero di passi effettivamente percorsi.

Buona la precisione del battito cardiaco a riposo, mentre sotto sforzo i dati tendono a essere errati con la tendenza, anche in questo caso, a sovrastimare le misurazioni. Vediamo dunque il riepilogo dei dati che abbiamo raccolto e che andremo a integrare nei prossimi giorni con i dati ottenuti dalle altre smartband.

Ogni misurazione riporta tra parentesi i dati reali. Per la misurazione del battito è stato utilizzato un misuratore professionale da braccio, per le attività sono stati contati manualmente i passi, per il sonno è stata verificata l’ora in cui sono andato a letto (considerando che mi addormento entro cinque minuti) e l’ora di risveglio, mentre i dati relativi al conteggio quotidiano dei passi non ha un riscontro reale e viene riportato per avere un raffronto tra le varie smartband.

Companion app

Una nota anche per l’app che permette di analizzare i dati raccolti dalla smartband. Zeblaze Plug C utilizza Wearfit, un’applicazione semplice ma che fornisce davvero informazioni scarse, limitandosi ai passi percorsi e alla misurazione del sonno, senza però fornire dati particolarmente utili per gli appassionati di statistiche.

Conclusioni

In conclusione Zeblaze Plug C è una smartband dotata di un ottimo schermo, al quale però è abbinato un sistema di controllo che non lo rende particolarmente indicato per gli sportivi. La companion app delude e le notifiche sono poco utilizzabili. Se cercate un dispositivo economico che offra prestazioni accettabili potete farci un pensierino, soprattutto se pensate di utilizzarla parecchio all’aria aperta.

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