Liberty, LifeSpirit sono le tre famiglie di auricolari true wireless proposte attualmente da Soundcore, la quale fa capo alla nota azienda Anker, conosciuta per la sua bravura nel proporre prodotti dalle buone performance, che si tratti appunto di cuffie true wireless, di cavetti USB piuttosto che di power bank. In questo articolo (e relativo video, che trovate più in basso) vogliamo parlarvi delle neonate Anker Soundcore Liberty Air 2, oltre alle già conosciute Liberty 2 Pro e Anker Soundcore Life P2.

Tenteremo infatti di cogliere pregi e difetti di questi tre prodotti, i quali hanno un differente target tra di loro, per via principalmente del prezzo, ma anche per le funzionalità offerte e per la qualità sonora proposta.

Sia Liberty 2 Pro che Liberty Air 2 sono entrambe vendute ad un prezzo di 149,99€ su Amazon, mentre le Life P2 a 59,99€.

Insomma, quali di queste cuffie sono quelle che fanno per voi?

Video duo di cuffie Anker Soundcore

Design e materiali

Tutti e tre gli esemplari dispongono di un case in plastica satinata nera, con la differenza che le Liberty Air 2 sono acquistabili anche in colorazione bianca, sempre satinata.
Al tatto restituiscono una buona sensazione di solidità grazie anche ai buoni materiali di costruzione, con il cofanetto delle 2 Pro e delle Air 2 leggermente gommato esternamente. Certo sono suscettibili ai graffi, è da prestare attenzione.

Il design dei cofanetti non è lo stesso per tutti i prodotti e l’ingombro risulta più contenuto con le Liberty Air 2, mentre sia Liberty 2 Pro che Life P2 risultano più generose in dimensioni. L’impatto visivo resta gradevole e appagante per ciascun prodotto. Partiamo da una più classica e lineare soluzione delle Life P2 con apertura del case verso l’alto e alloggiamenti magnetici dedicati dove riporre le cuffiette, passando poi per il cofanetto delle Liberty Air 2 che riprende la soluzione scelta da Apple con le sue AirPods, con questo coperchio che una volta aperto rivela gli auricolari posizionati verticalmente nei loro alloggiamenti, fino alla soluzione delle Liberty 2 Pro con una piacevolissima ed elegante apertura a scorrimento e sempre assicurazione magnetica.

Le scatoline di ricarica poi presentato tutte e tre ingresso Type-C sul retro per la ricarica, con le Liberty 2 Pro in grado di supportare la ricarica wireless tramite qualsiasi basetta Qi. I tempi di carica si attestano a 2 ore complessive per la ricarica del solo case tramite cavo fornito in confezione.

Veniamo ora agli auricolari veri e propri: sia per Liberty Air 2 che per Life P2 troviamo una soluzione in stile, ancora una volta, AirPods, con questi gambi piuttosto lunghi e importanti che difficilmente passeranno inosservati. Al contrario, nelle Liberty 2 Pro il gambo scompare, dal momento che ci troviamo d’innanzi ad un paio di buds in piena regola. La forma è più compatta e contenuta rispetto agli altri due prodotti, ma risultano ugualmente vistose. Dispongono anche di un elemento sporgente in gomma che, sebbene alla vista non risulti molto gradevole, svolge un’importante funzione di assicurazione delle buds all’interno dell’orecchio, dal momento che questo lembo di materiale occorre infilarlo poco sopra l’ingresso del condotto uditivo. Con questa ingegnosa soluzione non c’è più da preoccuparsi di cuffiette che cadono, che scivolano o che saltano improvvisamente dall’orecchio nascondendosi chissà dove.

I prodotti sono certificati contro polvere ed acqua, ma dispongono di rating differente: Liberty 2 Pro IPX4, Liberty Air 2 IPX5 e Life P2 IPX7.

Indossabilità

Tutti e tre gli auricolari sono di tipologia in-ear e dispongono di appositi gommini intercambiabili. Questi aiutano in una miglior presa all’interno del condotto uditivo, contribuendo ad un buon isolamento acustico e migliorando la qualità sonora incanalando più efficacemente il sonoro e rendendo maggiormente udibili le basse frequenze. Lo svantaggio risiede nella comodità d’utilizzo, dato che i gommini otturano di fatto le orecchie, sensazione non gradita a molti. Per ridurre l’eventuale fastidio che questi possono creare è necessario fare una scelta accurata della dimensione dei gommini, e i gommini in confezione lasciano veramente molta possibilità di manovra. Ci sono però alcune differenze: le Liberty 2 Pro offrono ben 6 diversi ricambi (senza contare i gommini preinstallati) nelle dimensioni XS/S/M/L/XL/M+/L+; le Liberty Air 2 ne offrono 5 nelle dimensioni XS/S/M/L/XL sempre senza contare il paio già preapplicato; le Life P2 ne offrono anch’esse 5 (senza includere il paio preinstallato) nelle taglie XS/S/M/L/XL.
Oltre però alla possibilità di cambiare i gommini, nella confezione delle Liberty 2 Pro vengono forniti anche i ricambi delle piccole sicure in gomma.

E le cuffie rimangono salde all’orecchio? Senza ombra di dubbio le Liberty 2 Pro svolgono un lavoro egregio: anche scuotendo la testa all’impazzata è praticamente impossibile che le buds lascino la loro posizione originaria.
Il discorso però muta considerevolmente sia che si tratti delle Liberty Air 2 che delle Life P2, per via della mancanza dell’apposita “sicura” presente invece sulle 2 Pro, dunque si sfilano più facilmente e lo fanno piano piano. Ogni tanto sentirete la necessità di riassestarle per riposizionarle correttamente.

Qualità audio, chiamate e latenza

La velocità di connessione all’ultimo dispositivo memorizzato è sufficientemente rapida, con circa 4/5 secondi di attesa necessari prima che avvenga il collegamento effettivo.

La latenza è di qualche millisecondo per tutti i modelli testati, senza evidenti differenze. Sconsigliamo pertanto l’impiego di tali soluzioni nel video editing, per quello meglio un buon paio di cuffie analogiche. Tuttavia è da sottolineare come la latenza effettiva possa variare leggermente in base al device a cui le cuffie sono connesse: solitamente è poco più accentuata su PC, mentre su smartphone è meno evidente, stando ai nostri test. Ciò è dato presumibilmente dall’adozione di chip Bluetooth 5 più comune su smartphone.

Venendo alla qualità sonora in cuffia qui troviamo delle differenze in termini di resa finale, con le Liberty 2 Pro (driver in grafene) in grado di fornire quasi la medesima esperienza d’ascolto: i bassi sono ben presenti, le frequenze ben bilanciate, non distorcono ad alto volume, buona spazialità, in generale un sonoro corposo e nitido, cristallino.

Le Life P2 invece suonano sempre bene, ma il sonoro risulta più velato rispetto agli altri due prodotti, più “sporco”. Conservano tuttavia dei bassi ben presenti, buona spazialità (comunque più limitata) e discreta taratura delle frequenze restanti.

Le Liberty Air 2, a nostra sorpresa, non sono in grado di fornire una resa sonora di alto livello come accade invece con le Liberty 2 Pro: spingono molto le alte frequenze rendendo l’ascolto a tratti addirittura fastidioso e il sonoro non risulta particolarmente cristallino, ma se non altro i bassi resultano ben presenti e le medie frequenze ben tarate. Tuttavia ci saremmo aspettati qualcosa di più lato qualità sonora, vedendo il prezzo di vendita proposto.

Nel complesso poi abbiamo riscontrato una qualità audio in chiamata discreta per tutti e tre i prodotti. Tutte effettuano una pesante riduzione dei fruscii di fondo ed è forse anche troppo, tant’è che alcune parole in conversazione risultano quasi incomprensibili perché artefatte. Se non altro questa riduzione così spinta fa sì che all’aperto l’interlocutore possa udire vagamente il suono del tram a 10 metri di distanza piuttosto che voci o rumori di sottofondo.

Controlli e funzioni smart

Le cuffie ad offrire una peculiare possibilità di personalizzazione dell’esperienza sonora sono le Liberty 2 Pro e le Liberty Air 2. Scaricando l’app Soundcore su iOS o su Android ci è concessa la regolazione delle frequenze in riproduzione selezionando uno tra i vari preset a disposizione oltre all’equalizzazione manuale di 8 differenti frequenze, oppure ancora attivando la regolazione personalizzata HearID sulla base delle nostre capacità uditive: in sostanza ci viene proposta l’esecuzione di un test sonoro per permettere alle cuffie di capire quali frequenze siamo in grado di percepire di più e quali di meno. Svolgimento e modalità del test sono simili a quelle a cui si viene sottoposti durante un esame dell’udito vero e proprio.
Oltre a HearID ci è concessa la personalizzazione delle azioni eseguibili tramite pressione dell’apposito pulsantino posto su ciascun auricolare. Questo settaggio è utile nel caso volessimo impostare la regolazione del volume alla singola pressione o a pressione prolungata anziché effettuare un cambio traccia.

Qui è bene aprire una parentesi in merito al funzionamento dei controlli per ciascuna cuffia e alle azioni che si possono intraprendere.
Sia sulle Liberty 2 Pro che sulle Life P2 troviamo un pulsantino fisico su entrambi gli auricolari e, mentre sulle Liberty 2 Pro il tastino dedicato è posizionato al di sopra della cuffia, sulle Life P2 è collocato proprio alla stessa altezza del timpano. Dunque, premendo il pulsante, spingerete verso l’interno la protuberanza dell’auricolare a contatto con l’orecchio e facendo troppa pressione rischiate perfino di farvi male. Fate attenzione, è bene invece afferrare la cuffietta con due dita mentre con un terzo dito si preme il pulsantino.
Le Liberty Air 2, come le Liberty 2 Pro del resto, non hanno di questo problema, dal momento che dispongono di più comodi e immediati controlli soft touch.
Su tutti e tre i prodotti sono disponibili azioni simili da intraprendere attraverso i controlli in cuffia: play/pausa, cambio traccia, accettazione/riaggancio chiamata, richiamo dell’assistente vocale, on/off cuffia. Alcuni di questi sono intercambiabili con altri comandi attuabili, grazie all’eventuale uso dell’app Soundcore.

Tutte e tre dispongono dello standard di soppressione rumore cVc 8.0 grazie a 2 microfoni posti su ciascun auricolare.
L’uso con singolo auricolare non rappresenta poi un problema sia per Liberty 2 Pro che per Liberty Air 2 dal momento che se anche dovessimo riporre una delle due cuffie all’interno del case la sinistra continuerebbe a funzionare, senza interruzioni sonore. Discorso differente è da fare per le Life P2: se si decide di riporre nel cofanetto l’auricolare destro occorrerà ricollegare quello sinistro manualmente via bluetooth, da qui si denota come la cuffie destra sia quella dominante.

Autonomia

Le formulazioni variano a seconda del prodotto preso in esame: Liberty Air 2 sono il prodotto che fornisce la minor autonomia complessiva, con un durata di 7 ore per gli auricolari estesa fino a 28 ore con l’aiuto del cofanetto; le Liberty 2 Pro sono una via di mezzo con le loro 32 ore complessive e auricolari in grado di durare 8 ore con una singola carica; le Life P2 sono invece quelle più longeve, con 40 ore totali messe a disposizione dell’utente e cuffie in grado di riprodurre musica in maniera continuata per 7 ore.

Quale vi consigliamo

Arriviamo alla conclusione di questo confronto a tre di Anker Soundcore Liberty 2 Pro, Anker Soundcore Liberty Air 2 e Anker Soundcore Life P2.

Sono delle soluzioni valide e ciascuna con un target di riferimento preciso. A chi cerca un buon sonoro ma brama anche l’aspetto estetico, allora le Liberty Air 2 rappresentano la miglior soluzione. Tuttavia, dato il prezzo di vendita, ci sentiamo di consigliarvi vivamente l’alternativa Liberty 2 Pro. Sicuramente non vi faranno rimpiangere nemmeno un singolo centesimo speso. Le consigliamo a chi cerca un’ottima qualità sonora, praticità e sostanza, la sicurezza che non vadano per terra senza un valido motivo, pur senza denigrare l’aspetto estetico.
Infine le Life P2 le vediamo bene per chi non vuole spendere 150€ per un paio di cuffie ma vuole ugualmente portarsi a casa un buon prodotto sia come resa sonora sia come estetica, accettando il compromesso dei tastini fisici i quali potrebbero destare perplessità e non risultare comodi nell’utilizzo.

Certamente il prezzo di vendita di questi prodotti non è tra i più bassi e concorrenziali ad un primissimo sguardo e questo vale soprattutto per le Liberty Air 2, dal momento che allo stesso prezzo si possono reperire alternative equivalenti o migliori in termini principalmente di qualità sonora.
Discorso simile può essere fatto anche per il modello Life, dal momento che è lecito voler optare per alternative un poco più economiche ed eliminare al contempo il problema del tasto fisico senza rinunciare a buone qualità e usabilità.

Invece, trovare dei difetti al modello Liberty 2 Pro è veramente complicato, anzi, possiamo dire che non ci siamo proprio riusciti.
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