All’alba di ieri mattina abbiamo potuto assistere alla presentazione virtuale di OnePlus 2, quello che il produttore cinese definisce come il “2016 Flagship Killer”. Tra luci ed ombre, in particolare dovute all’assenza di alcune tecnologie ritenute fondamentali, ci apprestiamo a conoscere meglio il nuovo flagship di OnePlus, disponibile tra un paio di settimane per i più fortunati.

Tra le tante novità arriva anche una conferma che sarà gradita dagli appassionati di modding, che amano sperimentare nuove ROM sui loro dispositivi. OnePlus ha confermato che anche per OnePlus 2 l’operazione di sblocco dei permessi di root, e quindi anche del bootloader, non farà automaticamente decadere la garanzia.

Molto produttori vedono queste operazioni come un’ottima scusa per invalidare la garanzia, ma queto non significa che in OnePlus siano tutti allocchi. In caso di malfunzionamento di OnePlus 2 il Service Center andrà ad effettuare alcune analisi approfondite e se appurerà che i danni allo smartphone sono legati allo sblocco del bootloader e dei permessi di root, come ad esempio il cambio delle frequenze della CPU o GPU e l’utilizzo di kernel pesantemente modificati, potrebbe decidere di non autorizzare un intervento in garanzia.

Ovviamente OnePlus deve tutelarsi dai danni provocati da utenti inesperti o troppo temerari, ma almeno non impedisce a priori le pratiche legate al modding, fungendo da esempio per altre compagnie che dovrebbero iniziare a fare alcune concessioni ai loro utenti.

Aggiornamento: Come sbloccare il Bootloader su OnePlus 2

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