Quello delle fake news è uno dei principali problemi del web. Esso non si limita al singolo sito che pubblica la notizia falsa, ma si estende tramite le condivisioni effettuate tramite i social network. Tra i casi più eclatanti, che hanno portato gravi conseguenze, troviamo quello di una fake news diffusa tramite WhatsApp in India. Questa notizia falsa ha causato una grave incomprensione tra i cittadini, tanto da arrivare al linciaggio di dodici persone!

Di conseguenza, l’applicazione di messaggistica è stata pesantemente criticata. L’azienda però non si è fatta attendere ed ha subito stanziato 50.000 dollari in borse di studio destinati ai ricercatori, per trovare una soluzione alla diffusione delle fake news.

WhatsApp combatte le fake news (1)

 

È stato pubblicato un post su Facebook Research dove vengono spiegati i dettagli dell’operazione. All’interno del post vengono elencati diversi modi per comprendere le modalità di diffusione delle fake news, tra cui: le informazioni sulle elezioni, la viralità della notizia e l’alfabetizzazione digitale o la relativa mancanza della stessa.

Un’altra ricerca viene fatta per trovare un modo di riconoscere comportamenti illegali o problematici di qualsiasi genere, senza verificare i contenuti. Questo è importante per garantire la privacy e il funzionamento della codifica end-to-end di cui gode WhatsApp.

Il discorso della privacy si estende anche all’utilizzo dei dati utente. Questi non verranno diffusi, infatti WhatsApp fornirà solo delle “linee guida” per consentire ai ricercatori di svolgere al meglio il proprio lavoro. Vi ricordiamo che anche Facebook e YouTube hanno già preso delle iniziative per combattere la problematica delle fake news, soprattutto dopo le elezioni americane del 2016.

Le proposte ufficiali delle due piattaforme sono previste per il 12 agosto. Leggendo il comunicato del governo indiano, si evince come la problematica abbia una priorità molto alta. Lo si capisce soprattutto quando si legge la richiesta di “agire immediatamente per porre fine a questa minaccia”.