Secondo quanto riportato da TechCrunch Facebook avrebbe in test Aloha, una funzione di riconoscimento vocale che utilizza uno dei nomi circolati per lo speaker intelligente di cui abbiamo parlato più volte ad inizio anno, poi accantonato in seguito allo scandalo Cambridge Analytica e alla conseguente mancanza di fiducia del pubblico nei confronti del social di Zuckerberg.

Dall’analisi dell’app per Android, pare che i lavori siano tornati a progredire. Sia su Facebook che su Facebook Messenger per il sistema del robottino è stato nascosto un sistema di dettatura vocale: Aloha sembra aver tenuto da parte le interazioni intelligenti per concentrarsi sulla trascrizione delle istruzioni impartite a voce.

Nulla di rivoluzionario, almeno per il momento. D’altronde, la costruzione di un assistente intelligente capace di operazioni complesse non può prescindere da una buona “istruzione di base” che porti ad una comprensione fine della parola. Altri indizi trovati all’interno del codice lasciano intendere che nelle intenzioni di Facebook ci sarebbe un futuro multipiattaforma per Aloha, che cioè lo porti ad operare su smartphone e altoparlanti intelligenti proprio come la concorrenza Google o Apple.