È fatta! Gli Stati Membri dell’Unione Europea hanno trovato ieri l’accordo sui costi all’ingrosso, le somme che gli operatori telefonici pagano tra di loro per offrire il roaming ai viaggiatori. Si tratta dell’ultimo tassello di un intricato mosaico che ha richiesto anni di lavoro per essere completato.

Da giugno quindi si partirà con il nuovo roaming europeo, che abolirà i costi per i viaggiatori, i quali potranno usufruire del piano telefonico sottoscritto nel paese di appartenenza senza dover pagare cifre astronomiche per utilizzare il telefono quando si trovano all’estero.

La determinazione dei costi all’ingrosso era importante per consentire agli operatori di offrire il roaming senza far ricadere i costi sui propri utenti, garantendo loro i fondi necessari per proseguire con l’aggiornamento delle rispettive reti telefoniche alle nuove tecnologie.

A partire dal 15 giugno 2017 dunque si scenderà dagli attuali 50 euro al GB fino ai 7,7 euro al GB previsti dall’accordo. Successivamente ci sarà un graduale calo delle tariffe, che passeranno a 6 euro al GB dal 2018, 4,5 euro al GB dal 2019, 3 euro al GB dal 2020 per arrivare a 3 euro nel 2021 e 2,5 euro nel 2022.

Il prezzo iniziale è dunque più basso rispetto agli 8,5 euro paventati all’inizio delle trattative ma dovrebbe consentire agli operatori di investire nella realizzazione delle reti 5G (o di quelle 4G dove assenti). Andrus Ansip, Vice Presidente della Commissione Europea, ha così commentato la notizia:

“Era l’ultimo pezzo del puzzle. Dal 15 giugno gli europei potranno viaggiare nella Ue senza tariffe di roaming e gli operatori potranno continuare a competere per fornire le offerte più attraenti per i loro mercati nazionali.