Ci sono situazioni in cui è difficile non vedere il marcio che si nasconde nel sistema americano dei brevetti e che a volte viene sfruttato da giudici e avvocati senza scrupoli al solo scopo di arricchirsi. Oggi vi parliamo di un caso che si sta protraendo da quattro anni e che vede come protagonisti il signor Austin Meyer, la società Uniloc, l’avvocato Bo Davis e il giudice Leonard Davis.

Il signor Meyer è lo sviluppatore di X-Plane, un’applicazione come tante altre pubblicata tempo fa sul Play Store, e quattro anni fa è stato citato in giudizio da Uniloc, una compagnia australiana nota per essere un patent troll. La compagni a in questione infatti ha la brutta abitudine di avviare azioni legali contro i piccoli sviluppatore “rei” di pubblicare applicazioni sul Play Store di Google.

Avete letto bene, le azioni legali non sono dovute ad infrazioni di brevetti legate al contenuto delle applicazioni ma solamente al fatto di essere pubblicate in un app market. Uniloc infatti ha brevettato nel 2005 l’idea di un negozio virtuale per applicazioni, quello che in sostanza fa Google con il suo Play Store. Ovviamente per Uniloc è più semplice citare in giudizio piccoli sviluppatori piuttosto che ingaggiare improbabili azioni legali contro i colossi del sistema.

Vi starete cosa c’entrino dunque Bo Davis e Leonard Davis in tutto questo e l’arcano è presto svelato. Come avrete intuito tra i due esiste un legame di parentela molto stretto, visto che il giudice Leonard Davis è il padre dell’avvocato Bo Davis. Quest’ultimo rappresenta gli interessi legali del patent troll Uniloc dunque non ci vuole un grande sforo di immaginazione per trovare l’ultimo tassello del mosaico.

Le azioni legali sono dibattute nel tribunale di una piccola cittadina del Texas orientale, presieduto nientemeno che dal giudice Davis. Il resto della storia viene dunque da sé, visto che è facile intuire quale potrebbe essere l’esito dei procedimenti considerati gli interessi economici in ballo. Oltre al signor Meyer sono molti gli sviluppatori coinvolti in queste manovre ai limiti dell’abuso, che hanno dovuto patteggiare per non affrontare lunghe e costose azioni legali.

Austin Meyer ha voluto realizzare un video di denuncia pubblicandolo su YouTube, attaccando l’intero sistema dei brevetti, difeso strenuamente da una classe politica che ha dei chiari interessi affinché tutto rimanga com’è. Dategli un’occhiata perché merita e ci fa conoscere uno dei tanti aspetti oscuri della legislazione americana, riportando un po’ sulla Terra quel “sogno americano” che tanti inseguono.

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