Mancava solo più l’ok del Parlamento UE a completare quella che è stata una battaglia durata addirittura dieci anni. Il Parlamento europeo ha infatti approvato l’accordo a cui erano giunti gli Stati membri lo scorso primo febbraio, rendendo ufficiale ciò di cui si parlava già da tempo.

Le norme che riguardano l’abolizione degli esorbitanti costi di roaming sono state approvate a Strasburgo quasi all’unanimità, con ben 549 voti a favore, 27 contrari e 50 astensioni. Per chi non lo sapesse, grazie a queste leggi verrà imposta una soglia di spesa per il traffico e le chiamate all’estero, rendendo così possibile navigare, inviare messaggi e chiamare negli stati dell’Unione Europea come se si fosse nel proprio Paese di origine.

In realtà manca ancora l’approvazione definitiva del Consiglio, ma essendo già arrivato a un accordo precedentemente non ci saranno ulteriori proroghe. Dal 15 giugno, per tutti e 28 i Paesi membri dell’Unione, non verranno apposte più tariffe aggiuntive rispetto a quelle nazionali, per avvicinare i cittadini membri dell’UE ed eliminare costi ingiusti apposti dalle compagnie telefoniche.

I prezzi finali saranno molto inferiori rispetto al presente: si scenderà da 50 euro al GB fino a 7,7 euro al GB, che passeranno a 6 euro al GB dal 2018, 4,5 euro al GB dal 2019, 3 euro al GB dal 2020 fino a 3 euro nel 2021 e 2,5 euro nel 2022. Per il resto si parla di 3,2 centesimi al minuto sulle chiamate uscenti e 1 centesimo per ogni SMS. Niente male vero?

“Questa è una grande vittoria per i consumatori europei”, ha dichiarato la relatrice Miapetra Kumpula-Natri, socialista finlandese. “Possiamo celebrare il fatto che dal 15 giugno non ci saranno più tasse sul roaming. Gli utenti europei in viaggio potranno controllare le proprie e-mail, usare le mappe, caricare foto sui social media, telefonare e scrivere messaggi a casa senza costi aggiuntivi. Anche il vice presidente della Commissione europea Andrus Ansip si è espresso a favore, dicendo che da ora in poi non ci sarà più la paura di “bollette altissime”.

Non ci resta che attendere il 15 giugno 2017 per poter finalmente godere di questa tutela da parte dell’UE nei confronti delle società telefoniche. Potrebbe però mancare all’appello qualche operatore, come abbiamo visto l’altro ieri. Nel caso aveste alcune domande a riguardo, vi consigliamo di consultare le FAQ fornite dalla pagina ufficiale della Commissione europea.

Cosa ve ne pare?