Sono passati poco più di tre mesi dall’annuncio ufficiale di Pokémon Go, il gioco sviluppato in collaborazione tra Nintendo e Niantic, lo sviluppatore già responsabile di Ingress, gioco in realtà aumentata che sarà utilizzato come “ispirazione” per il nuovo gioco. Si può dire che la scintilla tra Nintendo e Niantic sia scoccata immediatamente, in particolare tra Tsunekazu Ishihara, CEO di Pokémon Company e Niantic.

Ishihara e sua moglie sono giocatori di Ingress da parecchio tempo ed hanno subito intuito che la tipologia di gioco si sarebbe perfettamente coniugata con quella di Pokémon. L’esperienza maturata con Ingress verrà sicuramente sfruttata per Pokémon Go, soprattutto per non scoraggiare i giocatori che vivono in paesi piccoli. Uno dei problemi di Ingress erano le poche opportunità di scontro per chi viveva in paesini poco abitati, mentre le grandi città offrivano molte più sfide stimolanti.

Pokémon Go permetterà di trovare un Pokémon in qualsiasi parte del mondo, magari non un esemplare rarissimo, ma l’intenzione degli sviluppatori è quella di mantenere alto l’interesse per il gioco, così entro cinque minuti chiunque dovrebbe essere in grado di poter provare a catturare un Pokemon.

pokemon-go-plus-2Per evitare di costringere i giocatori ad osservare come degli zombi lo schermo del loro smartphone, dovrebbe arrivare Pokémon Go Plus, una sorta di braccialetto in grado di segnalare la presenza di qualcosa con cui interagire. L’idea è quella di poter interagire con il bracciale e controllare i risultati solamente in un secondo momento, per capire gli esiti delle operazioni.

Niantic si sta staccando da Google e lo ha fatto anche fisicamente, spostandosi in una nuova sede anche se continua a godere dell’apporto di capitale da parte di Big G. In questo modo la società godrà di una maggiore indipendenza e sembra che dopo l’annuncio dello sbarco di Pokémon nel mondo Niantic, altre realtà possano compiere lo stesso passo e sfruttare la piattaforma per nuove forme di intrattenimento.

Come Ingress, anche Pokémon Go incoraggerà la visita di siti storici e monumenti alla ricerca di nuovi personaggi, portando le persone a conoscere certi luoghi delle loro città di cui non conoscevano l’esistenza. Per il momento Niantic non si è espressa con grande precisione sulla trama di gioco, che dovrebbe comunque vedere una competizione globale comprendente diverse squadre con palestre ed allenatori per ognuna di esse.

Pokémon Go si prospetta quindi come un successo globale annunciato, bisognerà vedere come le parti in causa pensano di monetizzare, se attraverso acquisti in-app o sponsorizzazioni nel gioco, che potrebbero rendere unica o fastidiosa l’esperienza di gioco. Se volete leggere l’intervista completa potete farlo consultando la fonte, che si dilunga in molti aspetti sui quali non si siamo soffermati per non diventare troppo prolissi.

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