Negli ultimi tempi sta rapidamente crescendo il numero di cuffie dotate della cosiddetta “impronta d’orecchio”, in inglese “earprint”. Si tratta di normali cuffie, possono essere in-ear o over ear, in grado di regolare il suono in base a ogni singolo utente.

Ne sono un recente esempio le cuffie che vedete in copertina, delle normali cuffie in-ear prodotte da Even che grazie ad una particolare modalità possono essere adattate ad ogni singolo orecchio. Fondamentalmente la registrazione dell’impronta avviene in maniera manuale, indicando quando viene avvertito il suono.

Non servono quindi applicazioni particolari visto che è possibile effettuare tutte le operazioni dai comandi a filo presenti sulle cuffie. Probabilmente dopo essere state regolate, le cuffie a impronta d’orecchio dovrebbero suonare meglio di un paio di cuffie generiche, ma non esiste un metodo scientifico per capire se quella registrata sia la qualità migliore per ogni singolo orecchio.

Visto il proliferare di progetti sulle piattaforme di crowdfunding e il numero sempre crescente di proposte sul mercato, sembra che i produttori di accessori audio possano aver trovato nelle cuffie a impronta d’orecchio una nuova miniera d’oro.