Jolla è una piccola startup finlandese formata da ex-dipendenti di Nokia che lavoravano sul progetto Maemo/MeeGo e che credono che quella fosse la strada da seguire. Insoddisfatti della piega presa dalla società con l’arrivo di Windows Phone, hanno fondato Jolla. Il sistema operativo utilizzato, Sailfish OS, è un erede di MeeGo e ha compatibilità piena con Android.

Come in altri sistemi operativi, come BlackBerry 10, la compatibilità è garantita dalla presenza della Dalvik VM, il “motore” che fa funzionare le applicazioni Android, in una forma specifica per l’esecuzione in ambiente Sailfish OS. Questo permette di utilizzare le applicazioni anche se queste non sono disponibili direttamente per il sistema operativo, a patto che siano disponibili per Android. Una mossa forse saggia (e forse no) da parte di Jolla che le permette di avere subito a disposizione una quantità incredibile di applicazioni, il cui unico difetto è la mancata integrazione completa con Sailfish OS.

Utilizzare la compatibilità col più grande avversario potrebbe essere una mossa saggia, perché non spaventa gli utenti con un basso numero di applicazioni, ma di fatto rende difficile convincere gli sviluppatori a creare applicazioni per la nuova piattaforma (perchè mantenere due applicazioni quando è possibile mantenerne una sola?). Un’arma a doppio taglio che potrebbe garantire un buon successo nel breve termine ma potrebbe rivelarsi un handicap a lungo andare.

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