Mentre si combatte sulla data di riapertura delle fabbriche e dei primi esercizi commerciali – sapevate che MediaWorld ha già riaperto in queste 11 città? -, intanto Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’emergenza, ha firmato l’ordinanza relativa alla scelta dell’applicazione di tracciamento dei contatti da utilizzare nella fase 2 del Coronavirus.

Immuni è l’app per il tracciamento

Immuni è il nome dell’applicazione che ci permetterà di tracciare il Coronavirus. Questa è sviluppata dalla società Bending Spoons Spa, che la concederà in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua. Come precedentemente richiesto già dall’Unione Europea, l’applicazione verrà utilizzata su tutto il territorio nazionale e permetterà di disinnescare il pericolo di frammentazione dei dati dovuto all’utilizzo di app differenti nelle varie regioni.

Come funziona Immuni

L’idea di fondo dell’applicazione è quella di favorire il contenimento della diffusione dell’infezione puntando all’identificazione tempestiva dei soggetti infetti. Ecco alcuni punti cardini di Immuni:

  • l’applicazione non sarà obbligatoria. Ogni cittadino deciderà in propria coscienza se utilizzare o meno l’applicazione per il tracciamento. Va da sé che maggiore sarà il numero di cittadini che la utilizzeranno maggiore sarà anche la possibilità di tracciare tempestivamente soggetti potenzialmente infetti. Immuni dovrà quindi essere utilizzata da almeno il 60% degli italiani per garantire un alto livello di efficacia;
  • Immuni non sfrutterà la geolocalizzazione, ma bensì si baserà sulla connessione Bluetooth del proprio smartphone. Tramite il modulo sarà possibile rilevare la vicinanza fra due dispositivi, quindi due persone, e il potenziale contatto con una persona Covid-19 positiva. In questo caso sarà poi possibile ripercorrere a ritroso tutti i contatti per individuare i sospetti infetti. L’applicazione conserverà un registro anonimo di tutti i dispositivi con cui è entrata in contatto;
  • sarà presente un diario clinico, tramite cui l’utente dovrà inserire tutte le informazioni rilevanti quali sesso, età, farmaci assunti e malattie pregresse. Sarà inoltre necessario sfruttare il diario clinico per annotare eventuali sintomi e informazioni sul proprio stato di salute;
  • Immuni sarà disponibile al lancio della fase 2.

Valutazioni e criticità di Immuni

I più critici potrebbero avanzare alcuni dubbi circa l’efficacia di Immuni. Offrendo la non obbligatorietà all’utilizzo dell’applicazione, potrebbe risultare molto difficile raggiungere il fatidico 60% di utilizzo per garantire l’efficacia di tracciamento. Non tutti dispongono di uno smartphone per installare l’applicazione, soprattutto i più anziani.

Considerando l’età media degli italiani, sarebbe interessante capire come gestire il mancato tracciamento degli over 60 che molto spesso sono sprovvisti degli attuali smartphone. Questi e tanti altri quesiti saranno sicuramente al vaglio delle autorità, e magari verranno presi in considerazione prima del lancio effettivo della fase 2.

Voi che ne pensate? Utilizzerete Immuni? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso.