Dimezzate le multe agli operatori telefonici di rete fissa per la fatturazione anticipata a 28 giorni: l’AGCOM ricalcola le sanzioni inflitte dopo le sentenze del TAR del Lazio, riducendo notevolmente la cifra.

L’Autorità ha pubblicato ieri le delibere n. 219/19/CONS (Wind Tre), 220/19/CONS (Vodafone), 221/19/CONS (TIM) e 222/19/CONS (Fastweb), tutte datate 7 Giugno 2019, con le quali le multe vengono rideterminate ad un ammontare di 580.000 Euro contro 1.160.000 Euro iniziali.

Ma perché l’AGCOM ha deciso di dimezzare le multe? Il tribunale del TAR, in seguito ai ricorsi portati avanti da Telecom Italia, Vodafone Italia S.p.a., Wind Tre S.p.a. e Fastweb S.p.a., aveva infatti previsto l’annullamento delle stesse, oltre all’obbligo di rimborso per i consumatori che avevano subito la fatturazione anticipata. L’annullamento delle multe era dovuto alla cifra massima che l’AGCOM poteva applicare, superata con la cifra inizialmente richiesta dall’Autorità stessa.

In parole povere: il tribunale aveva richiesto l’annullamento delle multe poiché queste superavano il massimo applicabile secondo norma di legge all’epoca dei fatti (giugno 2017), ovvero 580.000 Euro; tutto questo salvo ulteriori provvedimenti dell’AGCOM.

Per questo motivo, l’AGCOM ha scelto di rideterminare le sanzioni – piuttosto che annullarle – andando a fissarle al tetto massimo previsto dalla legge.

Nel frattempo si avvicina il 4 luglio, data in cui il Consiglio di Stato emetterà una sentenza nella quale sarà specificato se i rimborsi dagli operatori ai consumatori saranno automatici oppure no; gli operatori stessi stanno intanto offrendo ai clienti “forme alternative” di rimborso, come offerte di servizi aggiuntivi.

Su tale argomento si è espressa Adiconsum, associazione in difesa dei diritti dei consumatori, che sconsiglia ai clienti di accettare tali proposte da parte degli operatori prima della sentenza del Consiglio di Stato:

Come avevamo annunciato nel nostro comunicato del 22 maggio scorso, all’avvicinarsi della data del 4 luglio prossimo, giorno in cui il Consiglio di Stato sentenzierà se i rimborsi dovranno essere automatici oppure no, le aziende telefoniche stanno inviando ai consumatori delle offerte di servizi aggiuntivi, che, in caso di accettazione, faranno decadere il diritto dell’utente a ricevere il rimborso per i soldi versati in più con le bollette a 28 giorni.

Adiconsum denuncia scarsa trasparenza nelle comunicazioni degli operatori, nelle quali non è esplicitato il fatto che, accettando tali offerte, decadrà il diritto al rimborso per la fatturazione a 28 giorni.

Insomma, la questione della fatturazione anticipata sembra ancora lontana da una vera e propria fine: che ne pensate di tutta questa faccenda?