Gli ultimi rapporti relativi alla situazione italiana del Coronavirus descrivono una situazione molto complicata. Mentre la Lombardia si prepara ad attuare il “terzo piano” che molto probabilmente porterà anche alla creazione di ospedali da campo, il tessuto economico delle regioni più colpite dai contagi sta vivendo un periodo di importante flessione negativa.

Il Coronavirus colpisce duramente il mercato degli smartphone

A darci un quadro della situazione ci pensa GfK che, in un rapporto che prende in esame la settimana dal 17 al 23 febbraio 2020, evidenzia una decrescita del settore Tech pari al -8,4%. Questo dato è in riferimento alle quattro settimane precedenti, ovvero quando l’emergenza Coronavirus era ancora legata alla Cina e ad altre poche nazioni.

La flessione negativa viene registrata sia nei canali di vendita offline (-8,9%) che online (-6,1%); stessa cosa anche per i Technical Superstore (i grandi nomi legati all’elettronica di consumo) che vedono un tracollo del -8,4%. Ovviamente le regioni maggiormente colpite sono quelle in cui l’emergenza Coronavirus è piuttosto marcata: Lombardia (-10%) e le regioni del Nord Est (-12,4%).

coronavirus mercato smartphone carenza approvvigionamento

Fra le categorie di prodotti che hanno subito il calo più significativo, troviamo sicuramente gli smartphone che, con il -6,7%, fanno registrare un calo di fatturato molto importante. La crisi del Coronavirus non risparmia nessuna tipologia di prodotti tecnologici, ed infatti i cali riguardano: asciugatrici, condizionatori, stampanti monofunzione e multifunzione, aspirapolvere, macchine per il caffè espresso ed anche i televisori.

Il mercato che subirà il calo più drastico è la Cina, dove risiedono le più importanti industrie per la produzione di smartphone e altri prodotti hi-tech, dove GfK prevede un calo del mercato della tecnologia di consumo pari al -18%.

Xiaomi, Realme e Apple lamentano carenze di approvvigionamento

Questo incide ovviamente sulla catena produttiva di aziende importanti come Xiaomi, Realme, Apple e molte altre, che stanno lamentando numerosi problemi di carenza di approvvigionamento proprio a causa di alcune misure drastiche di contenimento messe in atto per contenere l’espansione del contagio – Google e Microsoft non sembrano lamentare questi problemi avendo puntato sul Vietnam già da qualche tempo.

Xiaomi e TCL lamentano inoltre carenze di approvvigionamento per quanto riguarda i rispettivi modelli di smart TV, con Xiaomi maggiormente colpita a seguito del grande portfolio di prodotti che la vede impegnata anche in campi come la climatizzazione.

Le cose sembrano però tornare alla normalità, con la maggior parte delle industrie al 35-50% della loro piena operatività, anche se è ancora presto capire quando l’intero indotto potrà tornare nuovamente ai ritmi pre-Coronavirus.