Era prevedibile che l’impatto dell’attuale emergenza sanitaria di facesse sentire anche sul mercato della telefonia, ma era oggettivamente difficile ipotizzare una simile contrazione, che non si vedeva dal 2013.

IDC, Canalys e Counterpoint Research sono concordi, pur con qualche lieve differenza nei numeri, nell’affermare che il tracollo è molto importante e ha riguardato quasi tutti i produttori di smartphone. Il calo si attesta tra il 12 e il 13% a livello globale ed è trainato dal forte tonfo sul mercato cinese, dove i dati sono ancora più significativi.

Secondo Canalys la discesa nel primo trimestre del 2020 in Cina sarebbe del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma per Counterpoint il dato sarebbe ancora peggiore, arrivando addirittura al 27%. Nonostante tutto il podio della classifica di vendite è rimasto invariato, con Samsung leader con il 20% del mercato, davanti a Huawei e Apple, rispettivamente al 17 e 14%.

Per tutti e tre il calo è stato marcato, anche se Apple ha contenuto le perdite, vendendo solo due milioni di smartphone in meno rispetto al 2019. Molto peggio è andata a Samsung (-13 milioni) e a Huawei (-10 milioni). Cresce invece Xiaomi, con quasi due milioni di unità in più rispetto allo scorso anno, mentre Realme ottiene ottimi risultati, pur essendo ancora lontana da Vivo, superando Lenovo, LG e altri competitor e salendo fino al settimo posto.

L’incertezza che regna al momento in tutto il mondo condiziona dunque in maniera pesante le vendite, tanto che nella maggior parte dei casi i nuovi acquisti sono effettuati per sostituire dispositivi rotti. Gli utenti preferiscono risparmiare viste le difficoltà economiche a cui stanno andando incontro.

È comunque probabile che il vero impatto del coronavirus sulle vendite arriverà nel secondo trimestre e potrebbe portare alla chiusura di molti negozi fisici, a meno che non arrivi un reale supporto da parte dei governi locali.

Il dato pubblicato da IDC fa comunque riflettere, visto che le vendite sono scese ai livelli del primo trimestre del 2014 e mai da allora erano scesi sotto i 300 milioni di unità nel primo trimestre. Il coronavirus ha indubbiamente avuto un forte impatto ma è possibile che parte della colpa sia da ascrivere alla cronica assenza di novità da parte dei produttori di smartphone? Indubbiamente la corsa al rialzo dei prezzi non aiuta vista la crisi economica che si prospetta e i produttori dovranno rivedere le proprie strategie commerciali per contenere al massimo le perdite.