Potrebbero esserci molte ragioni per utilizzare un servizio DNS diverso da quello proposto dal proprio provider di servizi Internet. La prima ragione è la volontà di evitare la possibile registrazione del proprio traffico Internet da parte dell’operatore, ma in molti preferiscono servizi di terze parti per accedere a siti bloccati o irraggiungibili in maniera tradizionale.

Facciamo un passo indietro, ricordando a cosa serve un DNS (Domain Name Servers). Si tratta semplicemente di un servizio che consente di tradurre il nome dio un sito nel rispettivo indirizzo IP, informazione indispensabile per poter aprire la relativa pagina Internet. Negli ultimi anni i DNS pubblici di Google o gli OpenDNS sono diventati popolari tra gli utenti più smaliziati, che da ieri hanno una nuova valida alternativa.

CloudFlare, compagnia specializzata nella sicurezza Internet, ha infatti lanciato i propri DNS, promettendo una velocità superiore sia ai DNS di Google che agli OpenDNS, che pure hanno prestazioni decisamente elevate. I nuovi DNS hanno indirizzi davvero semplici da memorizzare, sia per quanto riguarda le connessioni IPV4, dove vengono utilizzati gli indirizzi 1.1.1.1 e 1.0.0.1, sia per quanto riguarda il protocollo IPV6, dove gli indirizzi sono 2606:4700:4700::1111 e 2606:4700:4700:1001.

Se volete testare i nuovi DNS e non sapete come configurare il vostro computer o la vostra rete casalinga non vi resta che visitare questa pagina che vi guiderà nell’intera operazione. La sicurezza del servizio è garantita dal supporto al DNS-over-TLS e DNS-over-HTTPS mente CloudFlare garantisce la riservatezza (non verrà loggato alcun indirizzo IP), la sicurezza e le prestazioni grazie anche a una serie di controlli periodici effettuati da una compagnia indipendente.