La maggior parte degli utenti Android ha avuto direttamente o indirettamente a che fare con Clean Master, una delle applicazioni più scaricate dal Play Store e allo stesso tempo una delle più discusse. Sono stati versati fiumi di inchiostro virtuale in discussioni legate alla presunta inutilità dell’applicazione, che in realtà non porterebbe alcuno dei benefici promessi.

I colleghi di Androidpit hanno avuto modo di incontrare direttamente lo sviluppatore, Cheetah Mobile, per provare a chiarire una volta per tutte la situazione. Per chi non la conoscesse, ricordiamo che Clean Master è un’applicazione che promette di migliorare le prestazioni dello smartphone attraverso alcune ottimizzazioni che però, e questo è il punto di scontro, vengono già effettuate da Android.

La funzione più pubblicizzata di Clean Master è RAM Cleaner, che promette di aumentare le prestazioni chiudendo quei programmi che occupano maggiormente la RAM e vanno ad influire sulle prestazioni generali del sistema. All’obiezione posta da Androidpit, che sottolinea come Android sia perfettamente in grado di gestire la RAM e liberarla all’occorrenza, Cheetah Mobile risponde che il loro algoritmo interviene in anticipo, senza aspettare situazioni critiche.

Alla richiesta di mostrare dal lato pratico l’effettiva bontà della soluzione però, l’intervistatore non è riuscito a cogliere miglioramenti significativi. Lo sviluppatore afferma che il sistema funziona al meglio con i giochi e un test effettuato al termine dell’intervista ha mostrato effettivamente una riduzione nei tempi di apertura di alcuni giochi particolarmente pesanti. Nell’uso di tutti i giorni però i benefici sembrano irrisori e comunque lontanissimi dalle cifre promesse.

Cheetah Mobile ha poi sottolineato come Clean Master ripulisca continuamente le applicazioni recenti, rimuovendo gli elementi non necessari ma anche in questo caso non ci sono assolutamente benefici, se non quelli psicologici degli utenti che credono di aver fatto qualcosa di utile.

L’intervista è poi proseguita puntando l’attenzione su altre funzioni come CPU Cooler, che promette di raffreddare il sistema, ancora una volta attraverso la pulizia della RAM, ma in questo caso molti produttori di smartphone hanno chiesto che la funzione venga disattivata sui loro dispositivi. Anche la discussa suite CM Security, che lo sviluppatore invita ad installare con messaggi che avvisano l’utente di potenziali rischi, non è gradita ai produttori, che ne hanno chiesto la rimozione per evitare una cattiva pubblicità, Samsung e HTC in primis.

All’ennesima domanda sull’utilità del prodotto il CEO di Cheetah Mobile, Davi Wu, ha affermato che in caso di perplessità la maggior parte delle funzioni possono essere disattivate, oppure gli utenti possono installare CM Lite, una versione più leggere dell’applicazione. In sostanza quindi Cheetah Mobile non ha saputo, o più probabilmente voluto, fare chiarezza sulla reale utilità dell’applicazione che, a conti fatti, può risultare utile solamente ai giocatori incalliti e a quella categoria di utenti che vogliono ripulire la RAM ad intervalli regolari (un po’ come quella categoria di utenti che regolarmente eseguono la deframmentazione del disco rigido del loro PC NdR).

Per tutti gli altri quindi Clean Master rimane un’applicazione pressoché inutile della quale potranno tranquillamente fare a meno. Anche se 660 milioni di download e 100 produttori di smartphone l’hanno scelta e continuano ad utilizzarla.