Finalmente il giro di vite che un po’ tutti attendevamo è arrivato. D’ora in avanti le “chiamate selvagge” effettuate dagli operatori commerciali saranno rese riconoscibili. Come? Semplice, tramite l’obbligo di utilizzare due prefissi: uno relativo alle chiamate commerciali, l’altro specifico per le chiamate destinate a fini statistici.

Dopo la lunga campagna portata avanti da Il Tirreno e dai 122 mila firmatari della petizione su change.org, la Commissione Trasporti e Telecomunicazioni del Senato approva all’unanimità una legge già passata alla Camera.

Oltre all’introduzione dei due prefissi detti, l’altra novità capitale riguarda l’iscrizione al Registro delle Opposizioni. Se in precedenza potevano chiedere la registrazione soltanto i fissi pubblicati negli elenchi telefonici, ora potranno iscriversi a tale elenco tutte le utenze: sia numeri fissi che mobili.

Fra le altre novità della legge preme sottolineare l’instaurazione del divieto di utilizzare i consensi rilasciati in precedenza relativi ai numeri di telefono da usare a scopi commerciali e la possibilità di richiamare il numero relativo alla telefonata commerciale.

Tralasciando le logiche polemiche già espresse da parte dei call center e da parte di chi avrebbe preferito l’opzione di un prefisso unico (vedi il commento in merito del presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona rilasciato su Repubblica), ulteriori novità in merito sono attese per marzo 2018, momento in cui dovrebbero essere decisi e resi noti i due prefissi in oggetto.