In un mercato sempre più instabile e minacciato da tensioni geopolitiche e incertezze economiche, Samsung riesce a ribaltare le previsioni e a consolidare la sua leadership nel settore smartphone.
Secondo il nuovo report IDC (International Data Corporation) pubblicato nella giornata di ieri, il colosso sudcoreano ha registrato una crescita molto positiva anno su anno nonostante l’attuale panorama geo-politico ed economico. Ciò che sorprende è la fascia di smartphone a trainare questa crescita, in controtendenza rispetto alle attese.
Indice:
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Una crescita incoraggiante ma il merito non è della serie Galaxy S25
In termini di cifre, la crescita è stata del 7,9% anno su anno nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024. In termini di spedizioni, Samsung ha consegnato 58 milioni di dispositivi tra aprile e giugno, raggiungendo così una quota di mercato globale pari al 19,7%.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa crescita non è stata guidata dai modelli premium come la gamma Galaxy S25.
Il vero motore sono stati i modelli di fascia media, in particolare il Galaxy A36 e il Galaxy A56.
Questi dispositivi, caratterizzati da un ottimo equilibrio tra prezzo accessibile, design moderno e funzionalità solide, si sono rivelati cruciale per conquistare i consumatori.
Risultati che, a chi segue il mercato, non rappresentano davvero una sorpresa: negli ultimi anni gli smartphone di fascia media del brand sono stati costantemente ai vertici delle classifiche di vendita globali di dispositivi, surclassando la fascia premium dell’azienda.
Apple resta stabile, ma cresce poco
Al secondo posto troviamo Apple, che ha spedito 46,4 milioni di smartphone nello stesso trimestre, registrando una crescita modesta dell’1,5%.
Nonostante il risultato positivo, la quota di mercato di Apple è aumentata solo dello 0,1% rispetto all’anno scorso, raggiungendo circa il 17%.
La domanda più debole in Cina ha sicuramente inciso, limitando la crescita del colosso di Cupertino in un mercato che tradizionalmente rappresenta una fetta significativa delle vendite globali.
Xiaomi resiste in terza posizione, seguita da Vivo
A completare il podio c’è Xiaomi, che ha spedito 42,5 milioni di unità, ottenendo una quota di mercato pari al 14,4%.
Pur non riuscendo a insidiare le prime due posizioni, l’azienda cinese continua a godere di un buon seguito nei mercati emergenti, grazie alla sua strategia aggressiva di prezzi e al continuo rinnovamento della gamma Redmi e Poco.
In quarta posizione troviamo Vivo, con 27,1 milioni di dispositivi spediti e una quota di mercato del 9,2%.
Al quinto posto si piazza Transsion, conglomerato dietro marchi come Tecno e Infinix, che ha distribuito 25,1 milioni di smartphone. Tuttavia, l’azienda ha registrato un calo del 1,7% rispetto al Q2 2024, nonostante il contesto di crescita generale del mercato.
Il peso delle incertezze economiche e dei dazi
L’analisi di IDC sottolinea come diversi fattori macroeconomici, tra cui la minaccia di nuovi dazi dagli Stati Uniti, l’inflazione persistente e un tasso di disoccupazione variabile in diverse aree del mondo, abbiano contribuito a raffreddare la domanda rispetto all’inizio dell’anno.
Il primo trimestre 2025 aveva infatti registrato un buon slancio, ma molti consumatori, soprattutto quelli con budget limitati, hanno iniziato a “deprioritizzare” l’acquisto di un nuovo smartphone, considerandolo meno urgente anche alla luce della costante incertezza economica mondiale.
Guardando ai prossimi mesi, la questione dei dazi americani potrebbe giocare un ruolo fondamentale, non solo per Samsung ma per l’intero settore.
Viste le minacce di questi giorni di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump, l’inasprimento delle tariffe sui componenti e sui dispositivi potrebbe modificare radicalmente le dinamiche di prezzo e spingere i produttori a riorganizzare la produzione, con ripercussioni importanti sui prezzi al consumatore finale.
Il ruolo dell’IA nella crescita complessiva
Nonostante le difficoltà, il Q2 2025 ha segnato l’ottavo trimestre consecutivo di crescita per il mercato smartphone globale, un risultato che non si vedeva dal lontano 2013.
IDC attribuisce gran parte di questi risultati all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei nuovi modelli.
Le nuove funzionalità IA, a detta del report, stanno diventando un fattore chiave per spingere davvero i consumatori a cambiare telefono; un trend che fa capire come l’intelligenza artificiale sia considerata sempre di più un valore aggiunto degno dell’acquisto di un nuovo smartphone e meno una parola da marketing.
Il secondo trimestre del 2025, dunque, conferma la forza di Samsung e la capacità del brand di adattarsi ai cambiamenti del mercato, anche in un contesto di forte incertezza economica e geopolitica.
Ciò che convince poco è la spinta dei flagship in queste quote di mercato; cifre che, siamo sicuri, Samsung vorrebbe invertire con quelle dei medio gamma.
Staremo a vedere, nel prossimo trimestre, in che modo i nuovi pieghevoli, forti di impressioni molto positive da parte di addetti ai lavori e appassionati, potranno spostare l’ago della bilancia ancora di più in favore del colosso sudcoreano.