L’avvento della ricarica wireless ha di fatto reso obsoleta o comunque superflua la presenza della porta di ricarica fisica. Al di là della resa e delle prestazioni potrebbe non avere molto senso offrire due diverse tecnologie per ricaricare la batteria. Anche considerando l’evoluzione della ricarica senza fili molti produttori di smartphone, per questioni di design o di ottimizzazione dei costi, potrebbero valutare di realizzare uno smartphone senza porte di ricarica.

Non sarebbe del tutto una novità: a inizio 2019 è stato presentato Meizu Zero, il primo smartphone senza fori e tasti fisici, e altre aziende vorrebbero e potrebbero seguire questo trend. Tra queste potrebbe esserci anche Apple che se ancora non ha presentato uno smartphone senza porta di ricarica è per questioni prettamente legali con l’Unione Europea. Tuttavia, le cose non starebbero proprio così.

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Come potrebbero cambiare le prossime strategie di Apple (e non solo)

Secondo alcune indiscrezioni, Apple intendeva rendere il prossimo iPhone 17 Air il suo primo smartphone senza porte. Se a Cupertino hanno rinunciato a questa decisione, è per evitare contenziosi con l’UE, la cui normativa prevede la presenza di una porta USB-C in ogni dispositivo. In realtà, come confermato da Federica Miccoli, addetta stampa della Commissione europea, la normativa attualmente vigente dice altro.

La Direttiva (UE) 2022/2380 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 novembre 2022, infatti, stabilisce che

“Nella misura in cui possono essere ricaricate mediante cavo, le categorie o classi di apparecchiature radio di cui al punto 1 della presente parte devono essere dotate di una presa USB tipo C” (Allegato I bis, Parte I, punto 2.1)

L’obbligo di prevedere la presenza di una porta di ricarica con lo standard USB-C è quindi subordinata alla presenza della ricarica cablata. Anche se non è espressamente indicato, se un dispositivo radio non utilizza la ricarica cablata, non è sottoposto a questo obbligo. La porta di ricarica USB-C, quindi, non è un requisito obbligatorio in assoluto, ma solamente per quei device che utilizzano la ricarica via cavo.

Per Apple, quindi, sviluppare un iPhone senza porte fisiche è una possibilità ed è in linea con le normative europee. L’adozione della tecnologia MagSafe (che Apple ha donato al Wireless Power Consortium, che l’ha utilizzata per realizzare lo standard Qi2) e il suo esclusivo utilizzo negli iPhone, non creerebbero problemi legali con l’UE.

Ricordiamo inoltre che la Direttiva UE introduce l’obbligo di adozione della porta di ricarica USB-C a partire dal 28 dicembre 2024 (per i computer portatili, l’obbligo inizierà dal 28 aprile 2026). Queste misure sono state prese per contribuire a ridurre i rifiuti elettronici e a semplificare la vita dei consumatori, eliminando la necessità di avere caricabatterie diversi per differenti dispositivi.