WhatsApp continua a essere un cantiere aperto con il team di sviluppo che lavora costantemente a migliorie, nuove funzioni e correzioni col fine ultimo di offrire agli utenti un’esperienza completa e matura. Come sempre, la versione Beta dell’app non smette praticamente di aggiornarsi con funzionalità che verranno in futuro implementate nella versione stabile destinata a tutti.
Nelle recenti settimane WhatsApp Beta ha accolto alcune interessanti novità come l’introduzione dei link ai profili social e delle risposte a thread nelle chat nonché un supporto migliorato a Meta AI.
Ebbene, proprio Meta AI è protagonista della nuova versione dell’app, ora arrivata alla 2.25.7.16, che introduce una nuova schermata dedicata interamente al chatbot di intelligenza artificiale del colosso fondato da Zuckerberg.
Si tratta di un corposo aggiornamento che porta il chatbot nella schermata delle conversazioni della più popolare app di messaggistica al mondo: un passo decisivo nella diffusione capillare del prodotto dell’azienda.
Prima di entrare nel merito del nuovo aggiornamento, vi ricordiamo che potete trovare tutte le ultime notizie sull’app di messaggistica più famosa al mondo nelle nostre pagine dedicate a WhatsApp per Android e a WhatsApp per iOS e Desktop.
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Meta AI sbarca su WhatsApp Beta
La nuova funzione, disponibile a partire dalla versione 2.25.7.16 di WhatsApp Beta e rilasciata nelle scorse ore dal team di sviluppo di WhatsApp tramite il Programma Beta del Google Play Store, è attualmente in fase di distribuzione graduale per alcuni beta tester e, come accennato, introduce una nuova schermata completamente dedicata a Meta AI.
A questa sarà possibile accedere attraverso una pressione prolungata del pulsante Meta AI, posizionato sopra il FAB per avviare una nuova conversazione; la nuova schermata sarà principalmente incentrata sulle interazioni vocali che verranno avviate dall’app stessa rendendo il chatbot di Meta immediatamente disponibile con la sola pressione del tasto.
Inclusa nella schermata vi è anche l’opzione per configurare la voce del chatbot direttamente dall’interfaccia stessa, eliminando la necessità di navigare nelle impostazioni del chatbot. Continuando a parlare di UI, sopra la barra di composizione del testo sono presenti dei suggerimenti di ricerca che, ipotizziamo, potranno imparare dalle richieste dell’utente e aggiornarsi di conseguenza suggerendo gli argomenti più affini.
Come già accade in altri chatbot simili, nel momento in cui si avvia una sessione vocale questa rimarrà attiva finché l’utente sarà all’interno della schermata dedicata; se passa a un’altra applicazione o semplicemente esce dalla stessa, la sessione vocale terminerà automaticamente.
Questo, seppur all’apparenza scomodo, garantisce che le interazioni vocali siano sempre legate all’interfaccia dedicata, impedendo attività in background non volute conferendo agli utenti un maggiore controllo sulle interazioni vocali con Meta AI.
Grande attenzione viene posta al tema della privacy: in qualsiasi momento sarà possibile disattivare il microfono direttamente dalla schermata dedicata, facendo sì che Meta AI smetta immediatamente di ascoltare e permettendo di mettere in pausa l’interazione vocale senza chiudere completamente l’interfaccia.
Un altro modo in cui la sessione vocale può essere interrotta è passando alle interazioni testuali. Se un utente inizia a digitare nel campo di input, Meta AI riconoscerà questa azione e smetterà automaticamente di ascoltare, passando alla normale interfaccia di chat; una caratteristica che conferisce flessibilità al chatbot permettendogli di adattarsi a qualunque contesto d’utilizzo.
È importante ricordare che, in ambito privacy, gli utenti potranno sempre verificare l’attività del microfono grazie all’indicatore di sistema nella barra di stato di Android. Un meccanismo gestito direttamente dal sistema operativo e non modificabile dalle applicazioni che garantisce trasparenza sull’utilizzo del microfono.
Il principale vantaggio di questa nuova implementazione è sicuramente la rapidità d’uso: l’assistente, infatti, è pronto all’ascolto immediatamente dopo l’apertura, rendendo l’interazione più naturale e immediata. Tale caratteristica risulta particolarmente utile quando si ha necessità di risposte rapide senza dover digitare testualmente la domanda.
La forza di Meta AI sta tanto nella sua implementazione nei servizi e prodotti che i consumer utilizzano e amano e WhatsApp è forse l’esempio più lampante di questa strategia: aggiungere il proprio chatbot di intelligenza artificiale alla schermata della conversazioni dell’applicazione di messaggistica più popolare al mondo incrementa esponenzialmente le possibilità di successo e adozione della propria AI da parte degli utenti. Staremo a vedere come Meta AI verrà accolto dall’utenza e in che modo si integrerà nell’utilizzo quotidiano di WhatsApp.
Come aggiornare l’app e iscriversi al programma Beta
Se non volete rischiare di perdervi le ultime novità e gli ultimi miglioramenti rilasciati ufficialmente dal team di WhatsApp, potete verificare di avere installato la versione più recente dell’app direttamente dal Google Play Store, cliccando sul badge sottostante.
Per quanto riguarda il ramo beta dell’app, il programma di test è purtroppo al completo da tempo, dunque, qualora voleste provare le novità proposte da WhatsApp Beta dovrete procedere con l’installazione manuale dei relativi file APK, scaricabili dal portale APK Mirror (la cui pagina dedicata è raggiungibile cliccando su questo link).
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