Lo smartphone è ormai diventato fondamentale all’interno delle vite di molti, risultando uno strumento dal quale è difficile separarsi. Ma quanto tempo passiamo effettivamente davanti a questi dispositivi? E quali sono le implicazioni di un uso così diffuso? Un nuovo studio ci permette di rispondere a queste domande e di scoprire alcuni dati interessanti.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Dipendenza da smartphone: le ore di utilizzo sono tante, anche tra i più piccoli
Lo smartphone viene utilizzato non solo come telefono, anzi, spesso quest’uso risulta tra quelli che possiamo definire quasi “secondari”: lo usiamo per chattare, navigare, giocare, fruire di contenuti video e audio in streaming, scattare foto, registrare video e tanto altro. Questo porta alle volte a un utilizzo fin troppo consistente nell’arco della giornata, e può essere un problema: secondo i dati raccolti da giocoresponsabile.info, a livello generale trascorriamo quasi 8 ore al giorno davanti agli schermi, mentre almeno 4 ore sono dedicate allo smartphone; di queste, più di 2 ore sono trascorse giocando.
I numeri evidenziano una crescente dipendenza dai dispositivi, che può avere un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana e relazionale. In media, gli europei passano circa 5 ore e 55 minuti al giorno davanti agli schermi (in generale, non solo smartphone), ma ci sono significative differenze tra un Paese e un altro: l’Italia segue la media, mentre agli estremi ci sono la Russia (con uno dei tassi più alti di utilizzo) e la Danimarca (con il primato di minor utilizzo, pari a 4 ore e 58 minuti).
Tra i Paesi analizzati, per quanto riguarda il solo smartphone, al top delle ore di utilizzo troviamo la Romania con 248 minuti, seguita da Portogallo e Russia (con 221 e 220 minuti), mentre l’Italia si attesa a 176 minuti al giorno, vicina a Francia (180), Spagna (173) e Regno Unito (172).
E cosa facciamo davanti allo smartphone per tutto questo tempo? L’attività predominante è costituita dai social network, con piattaforme come Facebook, Instagram e TikTok, ma vanno per la maggiore anche i giochi (al secondo posto). A sorpresa, ma ormai nemmeno troppo, giocano un ruolo più secondario le attività per le quali il telefono è stato originariamente progettato, ossia la comunicazione e il lavoro.
L’utilizzo dello smartphone riguarda fasce di età sempre più basse. I dati sostengono che nella fascia 0-2 anni, circa il 26% dei genitori permette ai propri figli di utilizzare i dispositivi senza supervisione. Questo dato cresce nella fascia 3-5 anni, raggiungendo il 62%, e quando i bambini entrano nella fascia 6-10 anni, l’uso autonomo arriva all’82%. Infine, nella fascia 11-17 anni, oltre il 95% degli adolescenti utilizza regolarmente uno smartphone.
- fascia 11-17 anni: 5,8 ore al giorno (circa 4 ore social, 1,9 ore di giochi)
- fascia 18-24 anni: 6 ore al giorno (circa 4,2 ore social, 1,8 ore di giochi)
- fascia 25-34 anni: 4,5 ore al giorno (circa 2,1 ore social, 1,5 lavoro e comunicazione, 0,9 ore di giochi)
- fascia 35+ anni: 3,2 ore al giorno (circa 1,5 ore social, 1 ora lavoro e comunicazione, 0,7 ore di giochi)
Gioco mobile e gioco d’azzardo: c’è una connessione
Quanto giochiamo sullo smartphone? Il tempo varia ovviamente da individuo a individuo, e in base alle fasce di età, come abbiamo visto. Gli adolescenti arrivano ovviamente alla quantità maggiore di ore, anche se i social rimangono in cima. I giochi preferiti comprendono titoli come Genshin Impact (più di 50 milioni di download mensili), Honkai: Star Rail (oltre 10 milioni di download sul Google Play Store), Diablo Immortal (più di 10 milioni di download nelle prime settimane di lancio), Honor of Kings (ha raggiunto 100 milioni di giocatori giornalieri) e Candy Crush Saga (ha superato il miliardo di download).
Il gaming su smartphone ha visto una crescita davvero importante negli ultimi anni, nonostante la piccola contrazione nel 2023. I nostri dispositivi sono sempre più potenti, con display sempre più grandi, e si prestano sempre di più al gaming. Nel 2023 i download sono diminuiti (88 miliardi), così come la spesa (107,3 miliardi di dollari), ma tra il 2024 e il 2028 le previsioni indicano una crescita di 76,42 miliardi di dollari di spese, guidata soprattutto da multiplayer e realtà aumentata. Una previsione prevede addirittura un incremento fino a 240 miliardi di dollari entro il 2025, con una crescita annua del 6,39%.
A preoccupare è soprattutto la connessione tra il gioco da mobile e il gioco d’azzardo, tema sempre più discusso negli ultimi tempi. Entrambi condividono meccaniche che possono condurre a comportamenti compulsivi, soprattutto per gagha games e puzzle: i giocatori spendono per ottenere oggetti casuali, e nel gioco d’azzardo avviene qualcosa di simile, con la casualità centrale nel determinare vincite o perdite.
Questi meccanismi possono stimolare il rilascio di dopamina, inducendo un ciclo di tentazione e gratificazione simile a quello riscontrato nei giochi d’azzardo tradizionali. La pandemia ha catalizzato una crescita significativa nel gioco online, con un ritorno verso le piattaforme digitali che persiste anche oltre le restrizioni sanitarie. L’aumento degli investimenti in marketing e acquisizione utenti dimostra anche che gli operatori sono disposti a spendere per attirare nuovi giocatori.
Insomma, a livello generale lo smartphone sta diventando sempre più centrale nelle nostre vite, e nel futuro sembra che l’uso sia destinato a crescere insieme all’utilizzo dei giochi su mobile (grazie a innovazioni tecnologiche sempre più coinvolgenti). Risulta tuttavia essenziale essere consapevoli dei rischi legati a questo tipo di dipendenza, e promuovere un uso responsabile e consapevole della tecnologia.