L’UE sta creando non pochi grattacapi alle grandi aziende tecnologiche da quando ha approvato il Digital Markets Act (DMA) per contrastare il monopolio delle piattaforme nel Vecchio Continente.
Dopo le ripetute indagini nei confronti di Apple, Google e Meta ai sensi del DMA, l’anno prossimo la Commissione europea potrebbe avviare un’indagine su Amazon per determinare se favorisce i prodotti a marchio proprio sul suo impero del commercio online.
L’UE avrebbe intenzione di verificare se Amazon favorisce i suoi prodotti
Reuters ha riferito che Amazon probabilmente affronterà un’indagine UE nel 2025 per stabilire se favorisce i prodotti a marchio proprio sulla sua piattaforma di e-commerce.
La decisione di avviare o meno l’indagine spetterà a Teresa Ribera, il nuovo capo dell’antitrust UE che subentrerà il mese prossimo a Margrethe Vestager.
Amazon nega di aver violato il DMA e afferma di aver lavorato in modo costruttivo con la commissione e in un rapporto di conformità pubblicato a marzo, il colosso del commercio online ha affermato che i suoi modelli di classificazione non distinguono tra prodotti venduti da Amazon Retail o da venditori terzi, né tra i suoi prodotti e quelli di altri marchi.
Se l’UE dovesse avviare un’indagine su Amazon e la dichiarasse colpevole, il colosso statunitense potrebbe dover affrontare una multa fino al 10% del suo fatturato annuo globale, come previsto dal DMA.
Apple ha dovuto consentire agli utenti iPhone di scaricare app store di terze parti per conformarsi alle ultime normative UE e non incorrere nelle sanzioni previste.