Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla direttiva che promuove la riparazione di beni guasti o difettosi, nota anche come direttiva sul diritto alla riparazione (R2R).
L’UE ha approvato una versione provvisoria secondo la quale i produttori dovranno fornire 12 mesi aggiuntivi di garanzia agli utenti dopo una riparazione.
L’accordo obbliga i produttori a fornire informazioni sui pezzi di ricambio nel loro sito web, a renderli disponibili a tutte le parti del settore della riparazione a un prezzo ragionevole, pur mantenendo il diritto del consumatore di scegliere tra riparazione e sostituzione per i prodotti difettosi ancora in garanzia, e a vietare pratiche che impediscano l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D da parte di riparatori indipendenti.
Riparazione e riutilizzo dei beni diventerà la priorità
In quest’ottica verrà messo a disposizione gratuitamente un modulo europeo standardizzato per le informazioni sulle riparazioni, in modo da aiutare anche i piccoli centri di assistenza a offrire un servizio migliore ai clienti.
L’UE aprirà inoltre una piattaforma europea di riparazione online che dettaglierà i servizi di riparazione nei paesi membri.
L’attuazione delle nuove disposizioni richiederà ancora del tempo, ma se non altro è un passo nella giusta direzione, poiché la legislazione concordata renderà più semplice per i consumatori richiedere la riparazione anziché la sostituzione, grazie a un accesso ai servizi di riparazione più facile, rapido, trasparente, oltre che più attraente. A novembre il Parlamento Europeo ha approvato il diritto alla riparazione anche per gli smartphone.