Dall’India arriva la notizia della rimozione da parte di Xiaomi della sua applicazione Mi Music dal Google Play Store, soluzione lanciata dal popolare brand nel 2018 insieme a Mi Video.
Alla base della decisione del colosso cinese vi sarebbero i problemi che l’azienda in India sta affrontando con le autorità locali e che l’hanno spinta a chiudere anche altri suoi servizi.
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Xiaomi chiude Mi Music in India
L’obiettivo dell’app Mi Music, lanciata in collaborazione con Hungama, era quello di mettere a disposizione degli utenti indiani un servizio di streaming musicale e pare che tale soluzione sia stata molto apprezzata, almeno ciò è quanto suggeriscono le pagine archiviate sul Web, da cui emerge che l’app ha superato quota 1 miliardo di download.
Nella descrizione del Google Play Store il team di Mi Music ricordava che questa applicazione consentiva agli utenti di avere accesso senza limiti a milioni di brani musicali, playlist curate e contenuti dei loro artisti preferiti, rivelandosi l’ideale per l’ascolto della musica sia online che in modalità offline.
Dallo scorso anno Xiaomi ha interrotto diversi servizi in India: lo scorso ottobre è toccato alla sua attività di servizi finanziari nel Paese, inclusa un’app di prestito chiamata Mi Credit e il medesimo destino è spettato al servizio di backup su cloud e all’applicazione video Zilli.
Inoltre, alcuni anni fa il governo indiano ha vietato il browser, l’app per le videochiamate e l’applicazione della community di Xiaomi insieme a una serie di app cinesi, tra cui TikTok, Shein e UC Browser.
In sostanza, da alcuni anni i rapporti tra Xiaomi e le autorità indiane sono piuttosto tesi e il colosso cinese ha anche perso il primo posto della classifica dei produttori di smartphone nel Paese asiatico, della quale occupa adesso la terza posizione.
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