Nonostante la connettività 5G non sia ancora ampiamente diffusa in egual misura in tutto il mondo, c’è già chi guarda con interesse al prossimo standard di connettività: il 6G. Il 25° Istituto della Seconda Accademia della scienza e dell’industria aerospaziale cinese ha annunciato di aver effettuato con successo, per la prima volta, una trasmissione wireless a un livello di frequenza terahertz (THz): la velocità di trasmissione era di 100 Gbps.
Tanto per fare un paragone, i segnali 5G di fascia media possono variare da 100 Mbps a 900 Mbps, anche se nella maggior parte dei casi essi raggiungono velocità di 450 – 500 Mbps.
La Cina guarda avanti e testa con successo la connettività 6G
È già da un po’ che si è iniziato a parlare di 6G, in questo campo la frequenza THz rappresenta una delle tecnologie più importanti, essa consente infatti non solo una maggiore larghezza di banda di trasmissione, ma anche velocità di trasmissione più elevate.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, visto che anche questa tecnologia presenta le sue difficoltà, per esempio i segnali THz non percorrono lunghe distanze e hanno difficoltà a penetrare nuvole e nebbia; però le comunicazioni su questa frequenza consentono alle trasmissioni wireless di essere buone quasi quanto le trasmissioni effettuate su fibra.
Le reti basate su fibra devono affrontare costi elevati, lunghi tempi di implementazione e mancanza di flessibilità nella loro architettura, motivo per cui si stima che la tecnologia wireless guadagnerà importanti quote di mercato nei prossimi anni.
Stando a quanto condiviso dall’ente cinese, la nuova tecnologia non dovrebbe essere lanciata prima del 2030 (anche se la Corea del Sud sembra intenzionata ad affrettare i tempi), la connettività wireless 6G dovrebbe essere in grado di garantire velocità 100 volte superiori a quelle del 5G: ciò si tradurrebbe in velocità di download e upload notevolmente maggiori per gli utenti di smartphone e dispositivi simili ma non solo, potrebbe infatti portare ad incredibili innovazioni anche in settori quali quello dell’intrattenimento (compresi i giochi), quello automobilistico, sanitario e altri.
Diversi servizi che sarebbero dovuti essere possibili grazie al 5G infatti, come le auto a guida autonoma, la chirurgia a distanza e le città intelligenti, stentano a prendere piede, ma l’avvento della connettività 6G darebbe sicuramente i mezzi necessari per sviluppare quanto sopra in maniera più rapida ed efficace. Non ci resta che attendere per vedere chi sarà il primo ad implementare con successo questa nuova tecnologia.
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