Se da ormai molti mesi ci siamo abituati alle enormi conseguenze causate dal ban USA contro Huawei voluto dall’ex presidente Donald Trump e si parla anche di un eventuale coinvolgimento anche a carico di HONOR, in queste ore apprendiamo che anche il governo della Lituania ce l’ha con un altro colosso cinese: Xiaomi.

Gli smartphone Xiaomi non sarebbero sicuri

Margiris Abukevicius, vice ministro della Difesa, ha consigliato a tutti i suoi concittadini di non comprare più smartphone cinesi, a maggior ragione se a marchio Xiaomi, in quanto non sicuri. La shoccante dichiarazione del vice ministro della Difesa arriva a seguito di un rapporto relativo a un’analisi effettuata su alcuni terminali cinesi: dalle informazioni pubblicate in Rete, sembra che negli smartphone Xiaomi sia presente un filtro integrato a livello di sistema in grado di controllare il testo digitato dagli utenti.

Questo filtro sembra confrontare le parole digitate con un dizionario contenente 449 termini e impedirebbe di cercare sul browser web espressioni come “Lunga vita all’indipendenza di Taiwan” o “Tibet libero“. Al momento, però, sembra che questo filtro sia disattivato per tutti gli smartphone destinati al mercato europeo, ma sempre secondo questo rapporto Xiaomi potrebbe renderlo operativo in qualsiasi momento.

Dall’analisi pare che gli smartphone Xiaomi invierebbero pacchetti di dati criptati a un server a Singapore; il centro di analisi si chiede come mai l’azienda si comporti in questo modo quando altre compagnie come OnePlus non inviano alcun dato verso i propri server.

Al momento Xiaomi non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito al giudizio rilasciato da un importante membro del governo lituano, ma è molto probabile che torneremo a parlarne già dalle prossime ore.

[Aggiornamento 23/09]: Xiaomi ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito a quanto discusso nell’articolo: “I dispositivi Xiaomi non censurano le comunicazioni da o verso i propri utenti. Xiaomi non ha mai limitato e mai limiterà o bloccherà alcun tipo di comportamento personale da parte dei propri utenti. Funzioni come quelle di ricerca, chiamata, navigazione sul web o l’uso di software di comunicazione di terze parti non sono e non saranno mai limitate. Xiaomi rispetta e protegge pienamente i diritti legali di tutti i suoi utenti, ed è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR).