Google ha aperto il suo primo negozio fisico al mondo e – credeteci – è un vero spettacolo. Nel costruirlo, il colosso di Mountain View non ha per un secondo smesso di chiedersi: “in che modo posso rendere questo luogo utile alle persone che lo visiteranno?”.

Lungi dall’essere un semplice punto vendita dei dispositivi Google, lo store di Chelsea riflette lo spirito e l’approccio del gigante della tecnologia in ogni suo punto, persino nel più piccolo dettaglio, e ciò che ne risulta è uno spazio caldo, invitante e inclusivo in cui tutti sono i benvenuti e in cui vivere, sperimentare e celebrare Google attraverso i prodotti qui presenti.

Ogni spazio dello store di Chelsea è stato pensato e costruito tenendo in considerazione l’esperienza e il livello di coinvolgimento che i visitatori avrebbero potuto vivere interagendo con i dispositivi Google, dagli smartphone Pixel ai prodotti della famiglia Nest, e con i suoi servizi come Google Research, Google Assistant, Maps, YouTube e Stadia.

Altro che negozio, quello di Chelsea è una vera Esperienza!

La struttura è stata ideata dal team di Mountain View e dall’architetto Reddymade della città di New York ed è passata dal disegno a un modello in scala reale (necessario per assicurarsi che tutto fosse al posto giusto e garantire un’esperienza impeccabile), e dal modello alla costruzione dell’edificio.

Per la costruzione del primo negozio fisico di Google è stato adottato un approccio e un design sostenibile: ogni elemento che compone questo grande spazio – inclusi i processi di costruzione, i sistemi meccanici e i materiali – sono stati selezionati scrupolosamente. La stessa moquette, ad esempio, è stata prodotta con materiali riciclati e fissata in modo sostenibile.

Per fare ciò, Google ha collaborato con il Green Building Council degli Stati Uniti per costruire quello che è oggi uno dei pochi edifici commerciali al mondo ad aver ottenuto la classificazione LEED Platinum, la più alta certificazione possibile nell’ambito del sistema di valutazione della bioedilizia “Leadership in Energy and Environmental Design”.

Uno degli spazi più innovativi del Google Store di Chelsea è il Google Imagination Space, una struttura in vetro circolare con schermi interattivi personalizzati che presentano delle mostre rotanti. L’esperienza è interamente costruita attorno a Google Translate e agli algoritmi di apprendimento automatico di Google: basterà posizionarsi di fronte uno dei tanti schermi e iniziare a parlare per vedere i display riempirsi di testi, ovvero il proprio discorso tradotto in tempo reale in ventiquattro lingue contemporaneamente.

Senz’altro le persone interessate ad acquistare uno dei prodotti dell’ecosistema Google avranno a propria disposizione un team di esperti che li guideranno verso la conoscenza approfondita del dispositivo, che non potrà non passare per una interazione dettagliata con esso.

Lo Store offre anche uno spazio Workshop in cui si terranno eventi e laboratori, un’area molto instagrammabile allestita con un’installazione di luci personalizzata e chiamata Pixel Sandbox, uno spazio dedicato a Stadia in cui giocare senza limiti e altre “sandbox” pensate per permettere ai visitatori di sperimentare i prodotti Google in scenari di vita reale.

Il primo negozio fisico di Google aprirà domani. Questo video ce ne dà un piccolo assaggio.