Il 15 maggio scorso entravano in vigore i nuovi termini di servizio di WhatsApp con le importanti ripercussioni a danno degli utenti che non li hanno ancora accettati. Nel corso delle scorse settimane, lo ricorderete, il capo dell’autorità per la privacy di Amburgo si era scagliato contro di essi chiedendo a Facebook di bloccare una volta per tutte la raccolta dei dati sugli utenti che utilizzano l’applicazione, una richiesta in qualche modo condivisa anche dal governo indiano.

Non ci saranno limitazioni per gli utenti

A tal proposito, la scorsa settimana il governo indiano aveva chiesto a WhatsApp di non rendere operativi i nuovi termini di servizio in quanto li considerava “discriminatori, sleali e irresponsabili“, soprattutto perché non davano libera scelta agli utenti indiani ma anzi li obbligava ad accettarli pena l’impossibilità di utilizzare a pieno le feature offerte dall’applicazione.

In queste ore, tramite Reuters, scopriamo che il colosso statunitense non ridurrà le funzioni di WhatsApp per gli utenti indiani che hanno deciso di non accettare i nuovi termini di servizio: “Non limiteremo la funzionalità di come funziona WhatsApp nelle prossime settimane. Invece, continueremo a ricordare l’aggiornamento agli utenti di volta in volta“.

Sotto questo aspetto la compagnia ha voluto nuovamente puntualizzare che la condivisione dei dati tra WhatsApp e Facebook non interessa le conversazioni private (che resteranno private), ma bensì “fornirà ulteriori informazioni su come le persone possono interagire con le aziende nel caso scegliessero di farlo“.

Potrebbe interessarti anche: WhatsApp vi fa scegliere: nuovi Termini di servizio o app quasi inutilizzabile