Nella giornata di ieri, 6 maggio 2021, la FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti ha pubblicato un nuovo report nel quale viene evidenziato come le restrizioni dei produttori di beni di consumo (come smartphone, computer, elettrodomestici e quant’altro) in tema di riparazioni siano dannose tanto per le piccole attività quanto per i consumatori.

Il report in questione – disponibile in formato integrale a questo link – è stato analizzato dal team di iFixit (link in fonte), che da sempre sostiene il Diritto alla Riparazione (Right to Repair) dei consumatori, oltre a vendere kit utili e creare guide dedicate per tantissimi prodotti tecnologici di grande diffusione.

Report FTC sulle restrizioni in tema di riparazioni: punti salienti

Tra i punti salienti del report della FTC ce n’è uno che recita: “Le garanzie vengono regolarmente annullate in violazione del Magnuson Moss Warranty Act“. Si tratta di una normativa del 1975 che regola le garanzie sui beni di consumo. La violazione di cui parla la FTC consiste nell’annullamento della garanzia causato dal fatto che il prodotto sia stato manutenuto o riparato da un riparatore terzo o da un “servizio non autorizzato”. E ancora, “Il peso delle restrizioni in tema di riparazioni potrebbe gravare più pesantemente su comunità di colore e a basso reddito“. Infine, “la pandemia ha esacerbato gli effetti delle restrizioni sulle riparazioni per i consumatori“.

Nel suddetto report la FTC identifica una serie di strategie messe in campo dai produttori per imporre restrizioni verso i riparatori indipendenti o le riparazioni eseguite direttamente dai consumatori. Alcuni esempi sono: prodotti progettati per rendere le riparazioni più difficili se non addirittura impossibili; indisponibilità di parti di ricambio e di informazioni per la riparazione; design dei prodotti che rende le riparazioni terze meno sicure; posizioni ufficiali volte a far rimanere i consumatori nella rete di riparazione del produttore stesso; blocchi software e aggiornamenti firmware.

Strategie di questo tipo sono state riscontrate in riferimento a beni di consumo anche di settori diversi, dagli smartphone alle automobili, fino ad arrivare persino ai macchinari agricoli.

Non ci sono scuse…

Già in passato iFixit e altri avevano portato all’attenzione della FTC simili pratiche, in merito alle quali i produttori avevano solitamente risposto “da aziende”, fino a ribattere che un’apertura alle riparazioni terze avrebbe potuto compromettere la sicurezza dei prodotti.

A questo riguardo, il report della FTC smonta in più punti le posizioni tradizionalmente assunte dai produttori contro riparazioni indipendenti:

  • I produttori sostengono che offrire informazioni su parti, riparazioni e strumenti potrebbe violare la proprietà intellettuale. La FTC evidenzia come nella maggior parte dei casi i diritti di proprietà intellettuale non siano ostacoli insormontabili alla riparazione.
  • Secondo la FTC, i produttori sarebbero responsabili di aggravare deliberatamente il rischio di riparazioni non sicure: “Non rendendo parti e manuali disponibili ai singoli e ai negozi di riparazione, potrebbero stare esacerbando le preoccupazioni in tema di sicurezza che hanno sollevato“.
  • “I dati non forniscono alcuna prova empirica della maggiore o minore probabilità che i negozi di riparazione indipendenti compromettano o facciano un utilizzo sbagliato dei dati del consumatore rispetto ai centri autorizzati”.
  • All’obiezione dei produttori per cui una cattiva riparazione indipendente potrebbe intaccarne la reputazione, la FTC ribatte che “i produttori non hanno fornito alcuna prova empirica a sostegno delle loro preoccupazioni di danni alla reputazione o potenziali responsabilità derivanti da riparazioni difettose da parte di terzi”. L’importanza di questo punto viene sottolineata da iFixit in quanto centrale nelle discussioni delle lobby contro il Diritto alla Riparazione negli USA.
  • “Il costo più elevato delle riparazioni grava in maniera sprorzionata sugli americani in difficoltà finanziarie […] le restrizioni sulle riparazioni si traducono verosimilmente in minore occupazione presso negozi di riparazione locali o indipendenti […] e le difficoltà per le piccole attività potrebbero colpire in modo sproporzionato quelle facenti capo a persone di colore”.

La FTC avalla la creazione di nuove regole in un FTC Act volto ad eliminare le ingiuste restrizioni in tema di riparazioni. La Commissione si impegna a collaborare coi legislatori a livello statale e federale per garantire che “consumatori e negozi di riparazione indipendenti abbiano adeguato accesso a parti di ricambio, istruzioni e software diagnostici”.

La questione è indubbiamente delicata e si trascina ormai da anni, ma questo è sicuramente un passo nella giusta direzione.

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