WhatsApp è l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo, con diversi miliardi di utenti giornalmente impegnati a scambiare messaggi, video, foto, messaggi audio. Alcune volte, però, può capitare di essere bannati da WhatsApp per alcuni motivi, ed in questo articolo vi spieghiamo la differenza fra le due tipologie di ban attualmente utilizzate oltre ad alcuni consigli su come proteggere il proprio account da brutte sorprese.
WhatsApp ban: temporaneo e permanente
In base alla gravita delle proprie azioni il team di WhatsApp può decidere di bannare un account in maniera temporanea oppure permanente. Scopriamo nel dettaglio le differenze fra le due tipologie e in quali casi avvengono.
Ban temporaneo
- WhatsApp, un tempo, era solito bannare temporaneamente gli account di utenti scoperti ad utilizzare versioni di WhatsApp non ufficiali. Molto diffusi nel panorama Android, le versioni non ufficiali di WhatsApp basano la loro popolarità sulla presenza di funzioni aggiuntive non integrate in quella ufficiale, molto spesso però a scapito della tutela della privacy dell’utente;
- il proprio account può essere temporaneamente bannato nel caso in cui si dovessero creare numerosi gruppi con altre persone che non hanno il vostro numero salvato in rubrica;
- WhatsApp può bannare temporaneamente un account nel caso invii un gran numero di messaggi ad un utente che non possiede in memoria il vostro numero di telefono;
- WhatsApp può bannare temporaneamente l’account di un utente che è stato a sua volta bloccato da molti utenti in un lasso di tempo molto breve.
Ban permanente
- WhatsApp è solito bannare permanentemente gli account che eseguono azioni in serie o automatizzate. Si tratta di una grave violazione di Termini di Servizio che ogni mese porta al ban permanente di circa 2,5 milioni di account;
- WhatsApp può bannare permanentemente un account il cui numero telefonico sia stato utilizzato per scopi poco leciti;
- WhatsApp banna permanentemente gli account che hanno ricevuto un gran numero di segnalazioni di altri utenti;
- WhatsApp può bannare gli account con nomi sospetti all’interno dei gruppi. L’azienda è costantemente impegnata a valutare i nomi degli utenti e dei gruppi al fine di rimuovere tutti quelli che violano la legge o i Termini di Servizio di WhatsApp.
Alcune volte può capitare di essere bannati in quanto aggiunti all’interno di un gruppo il cui nome viola i Termini di Servizio oppure fa suonare un campanello di allarme ai sistemi di vigilanza interna del servizio. Per evitare che ciò accada nei gruppi in cui siete amministratori, è bene impostare la funzione che garantisce il controllo del nome dei gruppi ai soli amministratori tramite il percorso Impostazioni gruppo > Modifica informazioni del gruppo > Solo amministratori.
Come proteggere il proprio account
WhatsApp non è più ormai una semplice applicazione per chattare e video chiamare amici e familiari. Moltissimi utenti scambiano informazioni di lavoro oltre a video, foto e messaggi audio molto personali, la cui perdita per via di un ban potrebbe risultare disastrosa. Per tale motivo è sempre bene tutelarsi al fine di non rischiare di vedere il proprio account bannato. Ecco alcuni semplici consigli per proteggere il proprio account:
- attivare immediatamente l’autenticazione a due fattori. WhatsApp spiega come farlo in questa semplice guida;
- nelle Impostazioni di WhatsApp, all’interno del pannello Account > Privacy > Gruppi, impostare su “I miei contatti” la voce “Chi può aggiungermi ai gruppi”. In questo modo evitate di essere aggiunti a caso in gruppi che potrebbero violare i Termini di Servizio di WhatsApp;
- contattare immediatamente WhatsApp attraverso i canali ufficiali nel caso in cui il proprio account fosse stato in qualche modo compromesso o se bannato ingiustamente.
Fateci sapere nei commenti qui in basso se avete mai avuto problemi con WhatsApp e come siete riusciti a risolverli.