Quello della privacy sullo smartphone è un argomento molto delicato, sul quale molti produttori hanno investito tempo e denaro alla ricerca di soluzioni hardware e software in grado di mettere al sicuro i dati personali. La soluzione alla quale sta lavorando Xiaomi è decisamente molto particolare e potrebbe finalmente mettere fine al problema di utenti che spiano il contenuto dello smartphone altrui.

Addio agli spioni?

Secondo quanto riporta ITHome, Xiaomi ha da poco ottenuto un brevetto per una tecnologia anti peep, basata su un sensore in grado di riconoscere un volto entro un determinato raggio e determinare se si tratta di uno “spione” o di un utente autorizzato. Se davanti allo schermo ci dovesse essere il fidanzato/a, moglie/marito o semplicemente un amico curioso che vuole sbirciare le chat o magari documenti riservati, il sistema agirà di conseguenza bloccando l’accesso.

Difficilmente però si tratta di una tecnologia applicabile ai modelli già esistenti, visto che per garantire un livello di sicurezza accettabile servirà un hardware dedicato al riconoscimento tridimensionale del volto, che richiede spazio nella parte frontale del dispositivo. Non è ancora chiaro se la tecnologia di Xiaomi permetterà anche di ricevere una notifica visiva o sonora qualora ci fosse qualcuno alle nostre spalle che sta sbirciando lo schermo, una funzione molto utile soprattutto nei luoghi pubblici, dove è più facile che ci sia qualche sguardo indiscreto.

Xiaomi non è la prima compagnia a proporre una soluzione sul tema della privacy, ma finora non ci sono state tecnologie adottate su vasta scala. Vedremo se il produttore cinese saprà imporsi e lanciare quello che potrebbe diventare uno standard comune per tutti o se, come è già capitato in precedenza, tutto rimarrà confinato in un brevetto destinato a finire in fondo a qualche cassetto.