Da alcuni mesi sono in corso tra Facebook e Apple delle “schermaglie” e nelle scorse ore il CEO di WhatsApp, azienda che rientra nel gruppo del colosso dei social network, con alcune sue dichiarazioni ha scritto un nuovo capitolo di questa vicenda.

Al centro dei dissapori tra Apple e Facebook vi è tra le altre cose la rivalità tra iMessage e WhatsApp, ossia le rispettive soluzioni di messaggistica istantanea, la prima esclusiva dei dispositivi iOS e la seconda aperta a tutte le piattaforme mobile ma di fatto predominante soltanto su Android.

Il CEO di WhatsApp accusa Apple senza troppi giri di parole

Durante una puntata di Big Technology Podcast, il CEO di WhatsApp, Will Cathcart, ha discusso di vari argomenti, inclusi i rapporti non proprio distesi con il colosso di Cupertino, che un paio di mesi fa ha deciso di introdurre nell’App Store la feature Privacy Labels, ossia la soluzione studiata dal team di Apple per consentire agli utenti di essere informati su quanti dati relativi alla privacy ciascuna applicazione abbia accesso.

Ebbene, per quanto riguarda proprio WhatsApp, sullo store di Apple questa applicazione viene indicata come capace di raccogliere fino a oltre 20 diversi tipi di dati, un’informazione che potrebbe “spaventare” non pochi utenti.

Il team di WhatsApp si è così lamentato del fatto che su App Store per iMessage non venisse mostrata alcuna etichetta sulla privacy e ciò, a quanto pare, per il semplice fatto che l’applicazione è già pre-installata sui dispositivi iOS. Ad ogni modo, Apple ha accontentato la controparte e ha aggiunto le informazioni relative alla privacy di iMessage.

Ma nemmeno a questo punto il team di WhatsApp si è ritenuto soddisfatto, in quanto sostiene che Apple sta nascondendo alcune delle “etichette” relative ai dati a cui iMessage ha accesso, come ad esempio quella per le informazioni di pagamento.

E alla domanda se Apple vede Facebook come la sua più grande concorrente, Will Cathcart ha risposto che l’interesse principale del colosso di Cupertino è che tutti utilizzino un iPhone (“Se le persone passano a qualcosa come WhatsApp o un altro servizio, è più facile per i loro amici andare avanti e indietro tra un iPhone o un Android”).

In pratica, secondo il CEO di WhatsApp, Apple non vuole che gli utenti usino questo servizio per spingere il maggior numero possibile di persone a scegliere iOS come piattaforma mobile per restare in contatto con i propri amici e colleghi.

Appuntamento al prossimo capitolo di questa diatriba che si preannuncia lunga.