Nel corso degli ultimi anni, gli smartphone di casa Samsung hanno visto il loro prezzo di lancio aumentare generazione dopo generazione e questo incremento a quanto pare potrebbe essere imputabile a Qualcomm.

Sebbene gli smartphone di casa Samsung nel nostro mercato arrivino con il chipset proprietario “Exynos“, Qualcomm come ben sappiamo è comunque parte integrante della produzione delle varianti Galaxy con processore Snapdragon. Sarebbe questa collaborazione infatti secondo ” WHICH? ” – organizzazione non-profit dei consumatori con sede nel Regno Unito – ad aver fatto sì che con degli incrementi sui costi di produzione non giustificabili da parte di Qualcomm, il costo finale dei dispositivi Galaxy sia inevitabilmente incrementato negli ultimi anni.

Le accuse di Which contro Qualcomm

Which? sostiene che l’azienda Californiana possa aver violato la “Uk competitors law” sfruttando la sua favorevole posizione strategica sul mercato come società leader di produzione di chipset per aumentare i prezzi di licenza non solo nei confronti di Samsung, ma anche nei confronti dell’azienda di Cupertino, Apple. Da quanto emerge dalle accuse portate avanti da Which, il prezzo della componentistica che è stato poi rigirato sui consumatori finali oscilla tra le 5 e le 30 sterline.

Il calcolo approssimativo dichiarato da Which? sembra ammontare intorno agli oltre 29 milioni di consumatori “danneggiati” da questa manovra commerciale definita scorretta di Qualcomm, con un ammontare di danni pari a 482,5 milioni di sterline.

Qualcomm è dunque chiamata in causa per dimostrare il contrario. Da questa vicenda a quanto pare vi è la possibilità che i possessori dei dispositivi Samsung Galaxy, acquistati in UK, possano ricevere un rimborso in caso in cui l’azienda di chipset statunitense dovesse perdere la causa. Aggiungiamo inoltre che ancora non è stato definito quanto e come sarà divisa tra consumatori Samsung e consumatori Apple l’eventuale rimborso, ma probabilmente sarà maggiore la fetta riservata ai consumatori Samsung in questo caso.

Qualcomm sfrutterebbe questa strategia fin dal 2015?

Which? cita dunque Qualcomm per questa pressione esercitata nei confronti di Samsung a partire dal 2015 e questo includerebbe tutti gli Smartphone dell’azienda di Seoul con SoC Snapdragon a partire dalla serie Samsung Galaxy S7 fino ad arrivare agli ultimi devices. Ricordiamo comunque che nel Regno Unito gli smartphone Samsung, così come da noi in Italia, sono prodotti nella variante con SoC Exynos e non Snapdragon, quindi questo lascia intendere che il rapporto Samsung-Qualcomm non si limiti solamente alla scelta del processore da utilizzare ma anche all’ausilio di altre tecnologie che Qualcomm offre ai diversi brand produttori.

Che cosa accadrà tra Qualcomm e Which? ?

La risposta di Qualcomm è stata chiara e concisa. Durante una dichiarazione pubblicata su This is Money infatti il portavoce dell’azienda Californiana ha dichiarato: “Non c’è alcuna base per questa accusa. Come i querelanti sanno bene, le loro affermazioni sono state messe a tacere la scorsa estate da una giuria unanime presso la Nona Corte d’Appello negli Stati Uniti”.

Non è la prima volta infatti che Which? si scaglia contro Qualcomm e contro le sue politiche. Adesso però l’organizzazione dei consumatori sta portando la questione all’attenzione del Competition Appeal Tribunal del Regno Unito per arrivare al nocciolo di questa scabrosa questione per stabilire chi la spunterà. Chiaramente sarà molto difficile veder vincere il consumatore, per cui le 5 o 30 sterline che siano difficilmente verranno risarcite agli acquirenti britannici, vista anche la grossa probabilità che in caso di sconfitta Qualcomm potrebbe avere modo di presentare ufficialmente ricorso nei confronti della decisione stabilita.

Staremo dunque a vedere che cosa accadrà; che questo possa essere un possibile punto di rottura definitivo tra Qualcomm e altri produttori che posseggono già un proprio system on chipset? Difficile, ma non impossibile.