Da quando WhatsApp ha annunciato i nuovi termini di servizio circa la condivisione delle informazioni con Facebook, l’azienda è stata investita da una pioggia di polemiche da parte della stampa, degli utenti e addirittura anche da alcuni paesi. A nulla sono servite le successive rassicurazioni ufficiali, evidentemente l’ultima chance per WhatsApp di calmare i toni prima di essere stata costretta a rinviare l’entrata in vigore dei nuovi termini di servizio.

Quali dati conosce WhatsApp?

Quindi, l’attenzione degli utenti su come l’azienda gestisce i dati personali degli utenti, ha portato molte persone a chiedersi come fare a scoprire quali sono le informazioni che WhatsApp possiede sul proprio conto. Fortunatamente, grazie all’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR), gli utenti residenti nell’Unione Europea possono avanzare tale richiesta dall’applicazione stessa.

Come inoltrare la richiesta a WhatsApp

Ecco i passi necessari per inoltrare la richiesta di accesso ai dati personali che WhatsApp possiede sul proprio conto:

  • entrare nelle Impostazioni di WhatsApp;
  • Account > Richiedi informazioni sull’account > Richiedi rapporto;
  • tappare sulla voce Scarica rapporto > Esporta rapporto.

Com’è possibile notare dalle immagine sottostanti, saranno necessari 3 giorni per ricevere il rapporto in formato .zip. Al suo interno saranno poi presenti un file HTML e un file JSON.

Dalle informazioni contenute nel rapporto scopriamo che WhatsApp conosce queste informazioni:

  • le impostazioni sulla privacy;
  • i numeri bloccati;
  • l’attivazione o meno delle conferme di lettura (le famose spunte blu);
  • la piattaforma, il giorno, l’ora e il codice della rete al momento della registrazione al servizio;
  • i numeri di telefono di tutti i contatti WhatsApp;
  • la foto profilo;
  • il produttore e modello del dispositivo;
  • i nomi dei gruppi a cui si è stati invitati;
  • il sistema operativo del dispositivo e la versione dell’app;
  • l’indirizzo IP al momento della richiesta del rapporto;
  • il nome profilo;
  • l’orario in cui è stato generato il rapporto.

Purtroppo non è possibile sapere con certezza se questi sono per davvero gli unici dati che WhatsApp possiede sul proprio conto, ma almeno sappiamo che grazie alla crittografia end-to-end le foto, i messaggi e i file scambiati su WhatsApp restano privati e inaccessibili all’azienda.