Dal punto di vista hardware i dispositivi Fitbit sono competitivi ed affidabili ma è l’aspetto software a rendere gli smartwatch e le smartband dell’azienda così amati e la speranza di tanti utenti è che la sua acquisizione da parte di Google possa comportare nel breve periodo un deciso miglioramento anche dei device basati su Wear OS.

Fitbit lavora ad un nuovo abbonamento

Una delle novità che potrebbero essere lanciate in futuro da Fitbit riguarda una possibile terza soluzione per chi desidera sfruttare al meglio i device di questo brand: se allo stato attuale è possibile accontentarsi delle funzionalità “base” o di quelle garantite da un abbonamento Premium (che ha un costo di 8,99 euro al mese o di 79,99 euro all’anno), a breve potrebbe essere introdotto un abbonamento intermedio, il cui costo dovrebbe essere di 2,99 dollari al mese.

Almeno ciò è quanto emerge da un sondaggio condotto di recente da Fitbit tra i propri utenti e dal quale si apprende che il nuovo abbonamento dovrebbe offrire soltanto alcuni dati storici aggiuntivi rispetto alle informazioni che è già possibile visualizzare con il piano gratuito (la descrizione parla di metriche di attività, sonno, stress e salute relative all’ultimo mese, all’ultimo anno o dal primo utilizzo con dati storici illimitati).

Ricordiamo che allo stato attuale il piano Fitbit gratuito consente soltanto l’accesso agli ultimi 30 giorni (o un minimo di 7 giorni per alcune metriche) dei dati di salute e fitness mentre questo piano ulteriore consentirebbe agli utenti che necessitano soltanto di queste informazioni di sfruttare una soluzione molto più conveniente per averle (a circa un terzo del prezzo dell’abbonamento Premium).

In base ai termini dell’acquisizione di Fitbit, Google non è autorizzata ad utilizzare i dati degli utenti Fitbit per vendere o indirizzare gli annunci e, pertanto, è molto probabile che il colosso di Mountain View possa puntare su un abbonamento ad un prezzo più basso per aumentare le entrate (sia con i nuovi utenti che con quelli di lunga data).

Leggi anche: la recensione di Fitbit Charge 4