Sono davvero tantissimi i flagship presentati nel corso del 2020 ma i più attenti di voi avranno sicuramente riconosciuto il modello in copertina, caratterizzato dalla presenza di uno Snapdragon 865+, da una tripla fotocamera posteriore e una tripla fotocamera frontale.

Stiamo naturalmente parlando di ASUS ZenFone 7 Pro, che abbiamo ripreso in mano a poco più di tre mesi dalla recensione per capire come va, soprattutto quali sono i pro e quali i contro, in vista di un possibile acquisto natalizio.

La riprova di ASUS ZenFone 7 Pro

I pro e i contro di ASUS ZenFone 7 Pro

ASUS ZenFone 7 Pro dispone di una scheda tecnica davvero completa e interessante, che ne fa il primo punto a suo favore: perfetto con qualsiasi gioco, multitasking efficace, schermo AMOLED a 90 Hz e prestazioni sempre convincenti, che ve lo faranno apprezzare in ogni campo di utilizzo.

A differenza di quanto avveniva fino a qualche anno fa, ASUS ha scelto ora una versione pressoché stock di Android, con parecchie ottimizzazioni che ricordano, per velocità e fluidità, OxygenOS di OnePlus. C’è ancora Android 10 ma è già partita la beta di Android 11.

ASUS ha inserito però parecchie personalizzazioni per sfruttare il lettore di impronte, per trasmettere su YouTube, per avere due copie della stessa app o per bilanciare al meglio velocità e consumi, garantendo il massimo in qualsiasi momento. Come non apprezzare la possibilità di registrare le telefonate, funzione ormai introvabile sui moderni smartphone.

E la connettività è davvero completa in ASUS ZenFone 7 Pro, con WiFi 6, Bluetooth 5.1 e ovviamente il supporto al 5G, con la possibilità di utilizzare contemporaneamente una SIM 5G e una 4G. Il carrellino delle SIM offre tre slot, due per le nanoSIM e uno per la microSD, una soluzione davvero completa.

Come non sottolineare il terzo punto di forza, l’autonomia che può raggiungere i due giorni grazie alla batteria da 5.000 mAh? È presente la ricarica rapida a 30 watt ma per i più conservativi è possibile impostare una modalità lenta, molto utile se preferite caricare lo smartphone di notte. E grazie al software potrete decidere se limitare la ricarica a una determinata percentuale, per non stressare eccessivamente la batteria e allungarne potenzialmente la vita.

In chiaroscuro il comparto fotografico, con la fotocamera popup che permette di avere un display completamente privo di interruzioni. La qualità non è all’altezza dei migliori ma non è male in assoluto, con scatti molto buoni in ogni situazione.

Peccato anche per il lettore di impronte nel tasto di accensione, una soluzione che non appare all’altezza di un lettore nel display, vista la caratura del prodotto. Non convince appieno nemmeno l’audio, che sembra più da smartphone di fascia media.

Quello che non ci ha convinto invece è il display, che a determinate luminosità produce aloni colorati tipici degli OLED, ma che su alcune unità sono particolarmente visibili, specialmente con la modalità scura. L’ergonomia è un altro punto negativo soprattutto in virtù del peso elevato, 235 grammi, che rendono quasi impossibile l’uso con una mano.

Manca anche la certificazione IP68, una assenza importante in questa fascia di prezzo, e molti noteranno l’assenza della ricarica wireless, davvero molto comoda. Senza dimenticare che non è presente una presa da 3.5 mm per le cuffie, cosa che farà storcere il naso a qualche utente.

Nel complesso comunque un dispositivo godibile, soprattutto se acquistato a un prezzo scontato rispetto a quello di listino, già accattivante rispetto alla concorrenza.

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