HONOR, marchio originariamente fondato da Huawei e di recente ceduto a Shenzhen Zhixin New Information Technology, ha fatto sapere attraverso una dichiarazione del CEO dell’azienda Zhao Ming che, nel 2021, si è prefissata l’obiettivo di vendere oltre 100 milioni di dispositivi. Questo, stando a quanto dichiarato da Ming, la porterebbe al primo posto in fatto di vendite nella sua regione natale, la Cina.

HONOR vuole aumentare le vendite e contratta con Qualcomm e MediaTek

L’azienda sta già stipulando accordi con i due principali produttori di chipset, Qualcomm e MediaTek, al fine di poter incentivare la produzione di smartphone per il prossimo anno. L’impresa, comunque, non rappresenterebbe un vero e proprio record. Xiaomi, infatti, ha già raggiunto questi risultati per ben due volte, prima nel 2015 e poi nel 2018, portandosi in testa alla classifica ambedue le volte nel Paese d’origine e raggiungendo lo stesso obiettivo anche in India quest’anno.

La vendita di Honor, da parte di Huawei, ad un’azienda esterna, parrebbe essere stato un modo per contrastare il blocco USA nei confronti di quest’ultima. Huawei, infatti, continua tuttora a mantenere l’impossibilità di installare i Google Play Services all’interno dei suoi dispositivi, motivo che tra l’altro l’ha spinta ormai diversi mesi fa a presentare i primi smartphone con HarmonyOS e gli Huawei Mobile Services al posto dei servizi prodotti dal colosso di Mountain View, ma rendendo del tutto indipendente la sua sottomarca HONOR, questa potrebbe aggirare il blocco e continuare a vendere dispositivi equipaggiati da Android e con pieno supporto ai GPS.

Nei prossimi mesi potremo fare un primo bilancio, in base ai dati derivati delle vendite, per capire se quella di vendere HONOR sarà stata una mossa azzardata o che avrà portato a risultati positivi e soprattutto se l’azienda sarà in grado di commercializzare, come si è prefissata, più di 100 milioni di device.