TWRP (TeamWin Recovery Partition) è il tool per smartphone Android di cui tutti gli smanettoni non possono fare a meno, che sia per installare una custom ROM, eseguire un backup o un ripristino completo dei dati o solo di alcune partizioni e, talvolta, salvare un telefono che non si accende più a causa di un soft-brick. Nonostante il tool non sia però disponibile su tutti i dispositivi, gli sviluppatori aggiornano costantemente il supporto per consentire l’installazione della partizione personalizzata su sempre più device.

TWRP estende il supporto ad alcuni modelli Samsung e Xiaomi

Da oggi, il supporto al tool è infatti stato esteso anche a Samsung Galaxy Tab S5e LTE, Xiaomi Mi 9 SE, Mi 8 Pro e Mi 8 Explorer Edition. Per tutti i possessori di questi smartphone, sarà quindi possibile flashare sulla partizione Recovery l’ormai famosissimo TWRP, così facendo sarà possibile non solo installare custom ROM, ma anche effettuare un backup e un ripristino dell’intera memoria, esplorare e modificare file e cartelle di sistema normalmente non accessibili da Android e molto altro.

Per eseguire correttamente l’installazione della TeamWin Recovery Partition, generalmente è necessario eseguire una serie di operazioni che potrebbero non essere identiche per tutti i dispositivi, ma che sommariamente possono essere riassunte in tre fasi: innanzitutto occorre abilitare le opzioni sviluppatore andando in Impostazioni, Informazioni e premendo 7 volte sulla voce “Numero Build”. Una volta abilitato il relativo menù, occorre attivare le voci Sblocco OEM e Debug USB. Così facendo, sarà possibile entrare attraverso il Bootloader in Fastboot Mode e da lì sovrascrivere la partizione di ripristino originale con la TWRP. I requisiti sono solo due: disporre di uno smartphone/tablet compatibile con TWRP e di un computer, su cui dev’essere installata la SDK Tools di Android da cui sarà possibile, tramite riga di comando, accedere al dispositivo da sbloccare tramite ADB (Android Device Bridge) inviando i comandi necessari per completare correttamente la procedura.

È bene ricordare inoltre che alcuni device, tra cui sfortunatamente rientrano anche gli Xiaomi, necessitano di usare uno specifico tool della casa produttrice per sbloccare il bootloader, il che potrebbe richiedere ulteriori tempi di attesa per ricevere il codice di sblocco, differente per ciascun dispositivo.

Per istruzioni più dettagliate, oltre che per scaricare tutto l’occorrente, potete visitare il sito ufficiale in cui troverete la lista completa dei dispositivi suportati e la procedura completa per l’installazione.