Era inizio 2020 quando Mark Zuckerberg dichiarava che presto avremo potuto pagare tramite WhatsApp e, come sappiamo, l’azienda stava già testando la funzionalità in India con non poche difficoltà per via di frizioni fra la compagnia e il governo. Ebbene, dopo quasi due anni di test, WhatsApp permette finalmente di effettuare pagamenti tramite l’app.

Si parte dall’India con 20 milioni di utenti

Il sistema ruota attorno a WhatsApp Pay, una soluzione strettamente intrecciata allo standard Unified Payment Interface (UPI) definito dalla National Corporation of India (NPCI). L’azienda di Zuckerberg può così sfruttare lo stesso standard che tante altre realtà utilizzano da diverso tempo, come ad esempio Google Pay e non solo.

Con lo standard UPI l’India ha creato qualcosa di veramente speciale e sta aprendo un mondo di opportunità per micro e piccole imprese che sono la spina dorsale dell’economia indiana“, sottolinea Mark Zuckerberg. “L’India è il primo paese a fare qualcosa di simile e sono lieto che stiamo stati in grado di sostenere questo impegno e di lavorare insieme per contribuire a realizzare un’India più digitale.”

Allo stato attuale sono cinque le banche del Paese che potranno funzionare con WhatsApp Pay: ICICI Bank, HDFC Bank, Axis Bank, the State Bank of India e Jio Payments Bank. Al momento, per ragioni di mercato e per evitare la nascita di un monopolio, l’NPCI ha imposto che WhatsApp Pay potrà essere utilizzata solo da 20 milioni di utenti; infatti, secondo le leggi vigenti, nessun sistema di pagamenti di terze parti può conquistare una fetta di mercato superiore al 30%.

E per l’Italia? Al momento non ci sono indicazioni in merito, ma è presumibile che prima o poi anche nel nostro Paese si avvieranno le discussioni per permettere l’arrivo dei pagamenti tramite WhatsApp.