Dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) arriva una nuova sanzione per Vodafone e WINDTRE, ritenuti colpevoli di non aver rispettato gli obblighi loro imposti in precedenza e relativi alle discriminazioni operate ai danni degli IBAN europei nel momento in cui gli utenti desiderano domiciliare le proprie offerte di telefonia.

Queste sanzioni derivano da precedenti provvedimenti presi dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di questi operatori lo scorso anno e si basano sul presupposto che è vietato impedire agli utenti di domiciliare le offerte di telefonia (fissa o mobile è indifferente) su un conto corrente estero di banche europee della zona SEPA.

Vodafone e WINDTRE continuano a discriminare gli IBAN europei

Il procedimento avviato nell’aprile del 2019 ha comportato una sanzione da 800.000 euro ciascuno e l’obbligo di non reiterare le violazioni e, stando al nuovo provvedimento dell’AGCM, tale imposizione non pare essere stata rispettata, quantomeno non integralmente.

Vodafone, infatti, sostiene di avere esteso a tutti i propri canali la possibilità di inserire il pagamento delle offerte con addebito su conti correnti dell’area SEPA ma l’Antitrust ha accertato che tale possibilità non era disponibile online (la procedura prevedeva che l’utente chiedesse di essere ricontattato telefonicamente da un operatore).

Per quanto riguarda WINDTRE, l’Antitrust ha accertato che l’operatore non consente agli utenti di gestire autonomamente la domiciliazione delle proprie offerte attraverso un IBAN della zona SEPA.

Per tali ragioni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha stabilito di infliggere a Vodafone una sanzione di 500.000 euro e a WINDTRE una di 300.000 euro.

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