Continuano le disavventure legali per Motorola, finita ancora una volta nel mirino di Intellectual Ventures per l’infrazione di un brevetto legato alla connettività wireless. Una corte del Delaware ha riconosciuto la colpevolezza del produttore americano condannandolo al pagamento di una multa, il cui importo rimane sconosciuto.

Intellectual Ventures non è  nuova a questo tipo di azioni legali che le hanno fatto guadagnare la pessima fama di “patent troll“. Melissa Finocchio, capo del consiglio di amministrazione di IV afferma che la propria società è fermamente intenzionata a proteggere i diritti degli inventori e gli interessi degli investitori.

Nathan Myhrvold, fondatore e CEO di IV è ancora più esplicito nel commentare la situazione. Sostanzialmente ritiene il proprio modo di agire un semplice meccanismo del sistema capitalista e, sfortunatamente per le compagnie tecnologiche, l’ufficio brevetti americano non ha ancora un sistema per impedire questo tipo di comportamenti.

Una legge firmata dal presidente Obama nel 2011 ha aperto il lungo cammino, rimuovendo alcuni dei circoli viziosi che permettevano azioni legali a ripetizione. L’intero sistema ha bisogno, in maniera urgente, di una revisione per evitare che alcuni avvoltoi possano continuare a guadagnare ingenti somme di denaro appigliandosi ai molti cavilli legali offerti dal sistema.

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