Android 6.0 Marshmallow arriva finalmente su Motorola Moto G 2015 (di terza generazione) e porta con sé alcune sostanziali novità, anche se non stravolge l’esperienza stock alla quale la casa alata ci ha abituato da sempre; scopriamo cosa cambia nella nostra prova.


Come averete visto nel nostro video i cambiamenti portati da questo aggiornamento non sono molti ma sono decisamente interessanti: abbiamo infatti una maggiore chiarezza tra le impostazioni, nella gestione delle notifiche e dei permessi richiesti da ogni singola applicazione. Utili anche la modalità silenzioso senza vibrazione e la modalità non disturbare, completamente personalizzabile sotto ogni aspetto, dall’orario di attivazione alle eccezioni per le app; questa modalità è quindi stata rimossa dall’applicazione “Moto” che ora permette di gestire solo le funzionalità smart relative ai gesti e al Moto Display.

Sempre esplorando le impostazioni principali del Motorola Moto G troviamo la voce “memoria”, che ci mostrerà l’utilizzo della RAM e il consumo relativo alle singole applicazioni; inoltre troviamo tutte le impostazioni relative alle funzionalità di Google aggregate sotto la voce denominata appunto “Google”. Non manca la possibilità di collegare lo smartphone al PC in modalità “solo ricarica”, utile per non dover interagire per forza con il dispositivo al quale stiamo “rubando” energia.

La funzionalità più importante introdotta con questo aggiornamento però è forse quella relativa alla possibilità di formattare come memoria principale un’eventuale microSD; ciò ci permetterà di ovviare ai “problemi di spazio” relativi alla versione da 8GB di memoria del Motorola Moto G, come quello oggetto della nostra prova, ma ci impedirà anche di utilizzare tale SD su qualunque altro dispositivo, se non dopo un’ulteriore formattazione.

Anche a livello estetico troviamo delle animazioni e delle transizioni decisamente più varie e curate rispetto alla precedente versione software; questo rende obiettivamente più piacevole l’utilizzo quotidiano e la semplice navigazione tra le app e i menù. A livello di ottimizzazioni abbiamo poi la funzione Doze che aiuterà a gestire il consumo in stand-by delle app e a prolungare così l’autonomia.


Prestazioni di uso quotidiano

Dopo aver visto le novità tecniche introdotte, passiamo all’esperienza quotidiana di Motorola Moto G successiva a questo aggiornamento: il sistema risulta generalmente più fluido e veloce, sia per le maggiori ottimizzazioni introdotte che per l’effetto dato dalle nuove animazioni. Tuttavia è possibile ancora incorrere in micro-rallentamenti e saltuari blocchi durante l’uso intenso, dovuti, probabilmente, alla saturazione del singolo gigabyte di RAM, come già avevamo evidenziato nella nostra recensione.

Tornando a parlare di autonomia troviamo in effetti un miglioramento, ma solo se l’utilizzo dello smartphone prevede lunghi periodi di stand-by nel corso della giornata. Motorola Moto G è comunque in grado di portarci agevolmente a sera con utilizzo medio/intenso.


In conclusione

L’aggiornamento ad Android 6.0 Marshmallow non cambia radicalmente il Motorola Moto G 2015 ma sicuramente va a migliorarne quasi ogni aspetto; non è possibile ovviamente parlare di un funzionamento quotidiano perfetto ma ciò è dovuto, per la maggior parte, all’hardware limitato del modello da noi provato.

In conclusione siamo stati colpiti positivamente dalle migliorie apportate ma torniamo a consigliare, per un eventuale acquisto, la versione dotata di 2 GB di RAM. 
Voi avete ricevuto Marshmallow per i vostri Motorola Moto G? Fateci sapere le vostre impressioni in un commento.

Migliori offerte sul Web per Motorola Moto G 2015 Nessuna offerta al momento