Recensione LG V60 ThinQ – La fascia alta del mercato degli smartphone ormai non è più solo competitiva ma allo stesso tempo anche matura. I prodotti si assomigliano un po’ tutti, sia a livello hardware che software, e spesso trovare delle chiare differenze per consigliarne uno nello specifico risulta difficile, rimanendo quasi esclusivamente il prezzo l’unico elemento ancora capace muovere l’ago della bilancia. Senza scomodare gli smartphone pieghevoli, che hanno prezzi ancor più proibitivi, chi cerca di staccarsi un po’ dal branco è LG che ripropone per la terza volta il concept del Dual Screen con questo LG V60 ThinQ. Una soluzione forse non innovativa quanto uno schermo pieghevole ma al tempo stesso comoda quando si vuole ampliare lo spettro delle funzionalità di uno smartphone.
Vediamo quindi più nel dettaglio in questa recensione di LG V60 ThinQ che cosa ha da offrire e soprattutto cosa fa meglio e cosa fa peggio rispetto alla concorrenza.
Design & Ergonomia
Iniziamo dal punto di vista estetico dove LG ha ovviamente incontrato il più grande compromesso dovuto dal fatto di creare un design quanto più simmetrico possibile con l’accessorio Dual Screen. Una volta inserito nel suo alloggiamento infatti diventa come parte integrate di questa grande cover dove, come a specchio, guadagna un secondo display da utilizzare contemporaneamente a quello principale.
Ciò che si nota di più quindi è una scarsa ottimizzazione dei bordi rispetto alla concorrenza e la presenza del notch a goccia, ormai quasi storia su questa fascia di prezzo in favore dei fori nel display. Sul retro invece viene riproposto lo stile di LG V50 ThinQ con un comparto fotografico in linea e soprattutto che non sporge in maniera evidente. Anche le dimensioni e il peso fanno la loro parte nel pregiudicarne l’utilizzo con una mano: pesa 218 grammi e misura 169.3 x 77.6 x 8.9 mm. Il bordo, in alluminio, non è lucido ma trattato con un effetto grezzo, piacevole da guardare e toccare migliorandone la presa.
Così come molti altri prodotti della casa anche questo nuovo top di gamma è stato sottoposto ai rigorosi test militari 810G che, insieme alla certificazione IP68, non lo rendono uno smartphone rugged ma sicuramente fra i più resistente nel tempo, caratteristica non di poco conto se siete soliti maltrattare il vostro telefono.
Il display è un ampio P-OLED FullHD+ (1080 x 2460 pixel) da 6,8 pollici con fattore di forma 20,5:9 di ottima fattura. Nelle impostazioni si può ridurre la quantità di luce blu emessa per affaticare meno la vista, attivare/disattivare la modalità notte e scegliere fra 6 modalità pre-impostate di colore dello schermo oltre ovviamente alle impostazioni per modificarlo manualmente. La luminosità massima non è particolarmente elevata ma comunque sufficiente per una buona visibilità sotto anche la diretta luce del sole.
Caratteristica che manca rispetto alla concorrenza invece è una frequenza di aggiornamento dello schermo più elevata rispetto ai canonici 60 Hz; LG da questo punto di vista non ha seguito il trend del mercato, probabilmente perché altrimenti avrebbe dovuto implementare tale tecnologia anche sul Dual Screen, con conseguente aggravio di costi.
Interessante invece il fatto che ci sia il supporto alle penne capacitive WACOM AES 2.0.
Funzionalità
Il sistema operativo installato su LG V60 ThinQ è Android nella versione 10 con interfaccia grafica proprietaria e patch di sicurezza aggiornata ad aprile 2020 nel momento in cui stiamo provando questo smartphone (maggio 2020). L’intervento estetico di LG è pesante e al solito classico per la casa, non ci sono particolari novità rispetto al passato e non mancano una serie di applicazioni pre-installate al primo avvio come Booking, Nebo for LG e alcuni giochi inseriti in una apposita cartella per indicare che sono compatibili con il Dual Screen.
Dove però l’azienda scommette forte è dal punto di vista del suono con Quad DAC HiFi a 32 bit e LG 3D Sound Engine per un’esperienza sonora di livello superiore alla concorrenza quando inseriamo delle cuffie nella porta da 3.5 mm, ormai più unica che rara e quindi caratteristica che contraddistingue il prodotto sul mercato.
Il sensore di impronte digitali è posizionato sotto al display e seppur adempia egregiamente al suo compito in termini di affidabilità, meno si può dire in termini di velocità impiegando a volte anche 1 secondo buono a effettuare il riconoscimento.
Dual Screen
Come dicevamo LG V60 ThinQ viene venduto con un accessorio chiamato Dual Screen ovvero una cover in stile portafoglio con un secondo schermo. Una volta inseritovi lo smartphone all’interno questo si accenderà e di fatto ne amplierà le funzionalità. Attenzione però, come dice giustamente il nome si avrà due schermi distinti e separati e non un unico grande schermo. Questo comporta che possiamo utilizzare due app contemporaneamente su due schermi diversi, oppure un’unica applicazione o gioco ma con i comandi su uno schermo e la visuale di gioco sull’altra, evitando il classico problema della sovra-impressione dei pulsanti.
La cover si può aprire, con scatti intermedi, a più angolazioni: circa 45, 90 e 120 gradi, permettendo così vari ambiti di applicazione. Il suo difetto più grande è che aumenta dimensioni e peso dello smartphone, diventando davvero difficile da gestire.
Prestazioni
La scheda tecnica di LG V60 ThinQ è ovviamente da top di gamma: il cuore pulsante è un Qualcomm Snapdragon 865 con CPU octa core a 2,84 GHz e GPU Adreno 650 affiancato da 8 GB di RAM e 128/256 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 2 TB. Dal punto di vista della connettività è decisamente completo con supporto 5G (sia NSA che SA), 4G, WiFi 6, Bluetooth 5.1, NFC e USB Type-C (USB 3.1).
In situazioni di forte stress reagisce bene senza battere ciglio, soffre invece leggermente nell’uso classico dello smartphone, nel passaggio tra le app e schermate a causa di una interfaccia grafica spesso ostica e pesante che comporta qualche lag e qualche improvviso tentennamento.
Fotocamera
Il comparto fotografico di LG V60 ThinQ è così composto:
- sensore principale da 64 megapixel (f/1.8) dotato di stabilizzazione ottica (OIS) e messa a fuoco dual pixel a riconoscimento di fase;
- sensore ultra grandangolare (FOV 117 gradi) da 13 megapixel (f/1.9);
- sensore ToF (Time of Flight) per la profondità di campo.
A livello di funzionalità è davvero ricco: fra le impostazioni della fotocamera è possibile regolare da cima a fondo ogni singolo parametro di scatto nella modalità manuale (sia foto che video) oppure applicare un’infinità di effetti artistici o creativi che per i più social potrebbero risultare particolarmente utili. In modalità video può registrare fino alla qualità 8K dove LG ci comunica che l’utilità non è tanto poter registrare a questa risoluzione quanto poter scattare una fotografia ad alta risoluzione mentre si riproduce il video. In ogni caso, a differenza alla concorrenza, il crop sul sensore non è così impattante di conseguenza può essere utilizzato non solo per paesaggi ma anche per soggetti più o meno ravvicinati.
A livello di resa fotografica siamo su un buon livello in tutte le condizioni di luce con un’ampia gamma dinamica e un buon sfocato in caso di ritratti o macro. Selfie buoni dove la modalità HDR aiutare a rendere visibile lo sfondo anche in situazione di forte contrasto. Manca un sensore tele-obiettivo ma riproduce comunque una buona resa nei primi stop di zoom sfruttando l’alta risoluzione del sensore, usandone un ritaglio centrale.
Batteria & Autonomia
Su uno smartphone di queste dimensioni e peso non può non mancare una batteria bella capiente da 5000 mAh che garantisce un utilizzo giornaliero senza problemi di batteria scarica. Indicativamente offre tra le 6 e le 8 ore di display acceso in base ovviamente al tipo di utilizzo che ne fate, con un uso moderato si possono fare tranquillamente anche due giorni di utilizzo e questo rappresenta ovviamente un plus.
È dotato poi di ricarica rapida a 25 W e ricarica wireless a 9 W.
In conclusione
LG V60 ThinQ è disponibile sarà disponibile nei prossimi giorni sullo Store LG al prezzo di 999,90 Euro, mentre l’accessorio Dual Screen è venduto separatamente al prezzo di 199 Euro. Il suo più grande competitor è però un altro prodotto della stessa casa, ancora disponibile: LG G8x, disponibile attualmente a 699 Euro con Dual Screen incluso. Le differenze ci sono, soprattutto su dimensioni, display e batteria che risultano decisamente più contenute.
LG, anche con questo smartphone, può vantare l’unicità del Dual Screen, la presenza del foro per le cuffie e del Quad DAC Audio; se però su altre caratteristiche si è allineata al mercato su altre è rimasta un po’ indietro come ad esempio un refresh rate del display classico a 60 Hz, un software ancora troppo pesante.
Al netto di specifiche esigenze basate sulla necessità del Dual Screen, su cui si può comunque eventualmente preferire il fratello LG G8x, ci sentiamo al momento di sconsigliare questo prodotto al prezzo di listino in favore della concorrenza che nel frattempo, soprattutto online, ha visto degli importanti cali di prezzo. Discorso diverso se raggiungerà ben presto cifre più accessibili.