Oltre ad essere un colosso della telefonia mobile in grado di vendere oltre 100 milioni di smartphone all’anno, Huawei h un enorme portafoglio di brevetti legati alle tecnologie di comunicazione. Per far rispettare alcuni dei propri brevetti, il colosso cinese ha avviato due azioni legali contro T-Mobile USA e Samsung Electronics.

L’operatore mobile statunitense avrebbe rifiutato di pagare le licenze per 14 brevetti legati alla tecnologia 4G/LTE e la denuncia è stata depositata presso una corte del Texas orientale, famosa per essere la meta preferita dei patent troll. Questo ovviamente non significa che Huawei non sia dalla parte della ragione ma che spera di avere vita facile con una corte notoriamente favorevole ai possessori di brevetti.

Il produttore cinese non è infatti a caccia di risarcimenti quanto piuttosto di un accordo di licenza pluriennale con T-Mobile che porterebbe ingenti somme nelle proprie casse. T-Mobile dal canto suo afferma che le clausole dell’accordo proposto da Huawei sono discriminatorie e poco ragionevoli. Le due parti sono già ai ferri corti per un presunto caso di spionaggio industriale e l’azione legale proposta da Huawei potrebbe essere usata come moneta di scambio per chiudere la controversia.

Meno chiari invece i termini dell’azione legale che vede nuovamente coinvolte Huawei e Samsung, visto che la corte cinese che ha accettato il nuovo caso non ha voluto rilasciare alcuna informazione, né sui brevetti oggetto del contendere né sulla data in cui l’azione legale è stata iniziata. In precedenza Huawei aveva citato in giudizio Samsung per alcune presunte infrazioni relative a brevetti legati alle reti 4G, sistemi operativi e interfacce utenti.