Mentre molti dei contendenti storici hanno stretto accordi extra giudiziali, evitando di “scannarsi” in tribunale in lunghe e costose azioni legali, Huawei apre un nuovo filone nella lunga guerra dei brevetti che da anni vede contrapposti indistintamente tutti i principali produttori di smartphone.

Il colosso cinese ha citato in giudizio nientemeno che Samsung, primo produttore mondiale di smartphone, in merito ad alcune presunte infrazioni legate a brevetti hardware e software relativi alla tecnologia 4G. Pur essendo esplosa relativamente tardi nel settore della telefonia mobile, Huawei è infatti in possesso di un enorme pacchetto di brevetti legati alle tecnologie di rete, tale da fare invidia a chiunque.

Negli ultimi due anni Huawei ha depositato più richieste di brevetti rispetto a qualsiasi altro produttore al mondo, confermando l’ottimo lavoro del suo reparto ricerca e sviluppo. È quindi abbastanza credibile che Samsung, non nuova ad accuse simili, possa aver infranto, più o meno volontariamente, alcuni brevetti e si veda costretta a pagare l’ennesima multa.

Sarà interessante vedere se anche in questo caso le due parti troveranno un accordo o se dovranno ricorrere ai tribunali cinesi e statunitensi per dirimere la questione.

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